Totti, festa speciale al Colosseo per compleanno e autobiografia

Serie A

Il leggendario numero 10 della Roma festeggia i suoi 42 anni al Colosseo. Festa speciale per presentare il libro "Un Capitano" scritto insieme a Paolo Condò

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Al Colosseo serata di gala nel giorno del 42° compleanno di Francesco Totti. L'occasione è la presentazione del libro "Un Capitano" scritto dal leggendario numero 10 giallorosso insieme a Paolo Condò. Sono 300 gli invitati all'evento: presenti tra gli altri De Rossi, Bruno Conti, Di Francesco, Ranieri, Montella e Marcello Lippi. Per la realizzazione della serata, la Rizzoli (la casa editrice del libro) si è impegnata a contribuire al restauro di 12 statue marmoree degli Orti Farnesiani nel Parco Archeologico del Colosseo. Partecipa all’evento anche l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, alla quale sia Totti che la casa editrice destineranno un contributo sotto forma di donazione per le attività di ricerca e assistenza.

Francesco Totti, prima dell'evento ha parlato ai nostri microfoni, esprimendo tutta la sua gioia per questo evento dal sapore speciale: "Emozione unica entrare al Colosseo. Sono lusingato e onorato per questa serata così importante per me. Oggi è il mio compleanno, ma è più importante la mia autobiografia, che parla non tanto del giocatore ma della persona". Sulle dimissioni di Baldini: "Non pensavo arrivasse alle dimissioni. Spero nessun altro si arrabbi, non ho fatto questo libro per togliermi sassolini dalle scarpe, ma per parlare di me". Poi un pensiero sulla sfida contro la Lazio, in programma sabato: "Il derby è sempre partita particolare, spero la squadra possa dimostrare il suo valore, che è molto alto. Ci crediamo noi e anche la tifoseria: dovremo affrontare la partita a testa alta". Sul momento della squadra allenata da Di Francesco: "Quando ci sono momenti di difficoltà cerco sempre di dare un contributo. Ci sono passati, in 25 anni quasi una volta all'anno c'era una contestazione. Se ne esce con tranquillità, serenità, compattezza. I calciatori sono esseri umani, si può sbagliare. Bisogna pensare al gruppo e lavorare su se stessi". Un libro destinato a un pubblico molto vasto: "Spero che questo libro possa affascinare tutti, dai più piccoli ai più grandi. Racconto la mia infanzia, ero un ragazzo di strada. La strada aiuta, quella era la vita di un tempo. Era molto più bella e intensa, c'era più amicizia e più verità". Infine un commento sul ritiro dal calcio: "Se avessi potuto scegliere avrei preferito decidere con la mia testa e con il mio fisico il momento giusto. Sicuramente avrei scelto lo stesso momento, ma se fosse andata diversamente sarebbe andata meglio".

Anche Paolo Condò, co-autore del libro ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport: “Ho dato una mano a Francesco a mettere giù la sua storia. L’idea è nata dall’ammirazione. È stata una responsabilità enorme, è una delle vite più esaltanti dello sport italiano.Totti è rispettato in tutta Italia, anche dalle altre tifoserie: ha mantenuto ciò che ha promesso, dedicando interamente la carriera alla Roma. Questo l’ha reso un uomo di parola, è questa la sua grandezza".