L'ex allenatore della Juventus ed ex Ct dell'Italia ha fatto un primo bilancio del campionato dopo sette giornate: "Allegri ha una rosa troppo forte, non è esagerato dire che la corsa per il titolo è già finita. Ronaldo? Si è messo a disposizione di tutti". Sull'addio di Marotta: "La Juve ha una grande capacità di programmare"
"Non è un'esagerazione dire che la corsa scudetto è già finita. Aspettando Juve-Napoli si aveva la sensazione di una continuazione della stagione scorsa e, anche se le altre cresceranno, il duello sarà sempre quello. Ma nonostante la bravura di Ancelotti, la Juventus è troppo più forte". Marcello Lippi vede ancora i bianconeri come i grandi favoriti per il titolo in serie A e allargando il discorso all'Europa dice: "La rosa della Juve è quella di una grande squadra e ora la metto nel gruppo di testa anche in Champions, ha le stesse probabilità di vincere delle altri grandi d'Europa. E' una squadra che ha raggiunto una dimensione di altissimo livello".
CR7, fuoriclasse di umiltà
Ai microfoni di Radio Anch'io, l'ex ct azzurro ed ex allenatore bianconero parla anche dell'impatto di Cristiano Ronaldo in serie A: "CR7 non mi sta sorprendendo, me lo aspettavo così, un grande professionista, scrupoloso nella preparazione. I grandi campioni sono intelligenti e quindi umili, lui infatti si è presentato con grande umiltà e si è messo a disposizione della sua nuova grande squadra. Non mi aspettavo che avrebbe lasciato il Real Madrid, ma la Juve è stata brava a cercarlo e convincerlo. A quanto pare sembra che abbiano fatto effetto anche gli applausi dello Stadium dopo la sua rovesciata in Champions, vuol dire che c'è anche il cuore oltre alla voglia di guadagnare tanti soldi".
Via Marotta? La Juve ha capacità di programmare
"L'addio di Marotta alla Juve? Non sta a noi giudicare, dobbiamo solo prendere atto. Nessuno di noi sa i motivi per cui prendono certe decisioni, ma di certo della Juve non si può dire che non abbia la capacità di programmare", prosegue Lippi soffermandosi sulla notizia dell'addio di Beppe Marotta al club bianconero. "Le grandi società e i grandi gruppi prendono sempre queste decisioni nei momenti di splendore, non di difficoltà. Andrea (Agnelli, ndr) forse si sarà ricordato di quello che ha fatto il padre, quando nel 1994/95 cambiò tutto prendendo il sottoscritto e aprendo un ciclo importante e vincente dopo dieci anni che non vinceva lo scudetto. Forse si sarà ricordato di quello che ha fatto suo padre e lo vorrà fare anche lui", aggiunge l'ex tecnico bianconero, sottolineando che "non c'è dubbio che nella mente della Juve c'è la Champions e può darsi che sia per questo che sono state prese certe decisioni". "La cosa bella di queste società - evidenzia Lippi - è che nel momento in cui ci sei e vinci tutto c'è anche il cuore, ma anche se si creano rapporti di un certo tipo non sfguggono alla mentalità di programmazione".
Gattuso ha un futuro positivo
Lippi, infine, elogia anche Gattuso per il lavoro che sta facendo sulla panchina del Milan: "Rino sta lavorando molto bene, poi al di là delle competenze e della metodologia di allenamento credo siano altre le motivazioni per cui alla lunga un allenatore risulta vincente. Io do molta importanza al rapporto che si crea tra un allenatore e un giocatore: se uno come Suso fa un gol così e poi va ad abbracciare il tecnico, sono cose belle che possono portare a un futuro positivo".