Le parole dell’allenatore rossonero dopo la vittoria sul Chievo, la terza nell’ultima settimana: "Le prestazioni non sono mai mancate, ma prima non riuscivamo a chiudere le partite. Ora finalmente riusciamo a vincere. Gonzalo è un campione, ci manca un po’ la qualità di Calhanoglu"
Un’altra vittoria per il Milan, che dopo i successi arrivati contro il Sassuolo nell’ultimo turno di campionato e l’Olympiacos nella seconda giornata di Europa League ha regolato con relativa facilità anche il Chievo. Netto 3-1 a San Siro firmato dalla doppietta di Gonzalo Higuain e dalla rete di Jack Bonaventura, per la squadra rossonera un evidente cambio di rotta rispetto all’ultimo periodo complicato. Ne è consapevole Gennaro Gattuso, che al termine della gara ha parlato con soddisfazione della prestazione dei suoi ai microfoni di Sky Sport: "Le prestazioni non sono mai mancate – ha esordito l’allenatore del Milan -, mancavano i tre punti, ma l’unica partita giocata non perfettamente è stata quella di giovedì. Per il resto abbiamo sempre espresso un buon calcio. La squadra è viva e sicuramente oggi siamo più contenti perché riusciamo a vincere le partite, ma prima non eravamo in crisi. Eravamo una squadra che non riusciva a chiudere e gestire le partite, mentre abbiamo sempre espresso un buon calcio".
L’elogio del Pipita
Gattuso ha poi voluto tessere le lodi di Gonzalo Higuain, che al ritorno in campionato dopo l’infortunio si è preso il Milan sulle spalle risultando decisivo con una doppietta: "Higuain? È un campione che riesce a finalizzare alla grande – ha chiarito l’allenatore rossonero - ed un ragazzo che si è messo a disposizione del gruppo. È molto esigente, ma ha una dote, quella di farsi voler bene. Aiuta i compagni, questa è una squadra che ha qualità e che crea. In questo momento quello che ci manca un po' è Calhanoglu, uno di quelli che può far segnare ancora tanti gol al Pipita". Spazio poi ad un’analisi sulla gestione del gruppo e sul modulo di gioco utilizzato: "La mia gestione? Io voglio che i giocatori capiscano quello che dico, non tutti hanno lo stesso carattere, quindi a volte bisogna alzare la voce e altre volte bisogna dare una pacca sulla spalla. La gestione da parte mia è differente per questo. Mi piacerebbe provare tutti i moduli perché mi piace cambiare e penso di avere le conoscenze per farlo – ha proseguito Gattuso -, ma bisogna migliorare a livello difensivo, quindi non credo che sia un problema di 4-4-2 o di sistema di gioco in generale. Dispiace lasciare un giocatore come Cutrone fuori, ma creiamo tante occasioni anche con il 4-3-3”.
Aria di derby
In chiusura, infine, un pensiero sul derby di Milano. Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali i rossoneri affronteranno infatti l’Inter in campionato. Una gara mai come le altre per Gattuso: "Come vivo il derby? È un disastro… Il derby è una partita importante, ci sono 80 mila tifosi ed è una gara molto sentita. Io sono orgoglioso quando i miei giocatori vanno in Nazionale, succede da una vita ed è giusto così. Ora dobbiamo recuperare un po’ di energie – ha concluso - e poi penseremo al derby, affronteremo una squadra molto forte come l’Inter".