Juventus Inter, i precedenti tra Allegri e Spalletti: una vittoria in più per l'allenatore bianconero

Serie A

Venerdì sera all'Allianz Stadium sarà in programma il 10° confronto diretto tra i due allenatori, due dei quali disputati in Champions. Il bianconero è avanti di un successo rispetto al collega che, però, vanta una vittoria nell'unico precedente registrato tra i due quando erano calciatori

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Il countdown verso Juve-Inter sta per esaurirsi. Venerdì sera le due squadre si presenteranno una di fronte l'altra nella splendida cornice dell'Allianz Stadium con un margine di distacco ridotto come non si vedeva da anni. 11 sono, infatti, i punti che separano i nerazzurri dalla Juve capolista, capace quest'ultima di sbranare qualunque avversario le si presentasse di fronte, fatta eccezione per il Genoa. Questa rappresenta per Spalletti, dunque, una ghiotta occasione per ridurre il margine di ritardo e continuare ad alimentare il sogno scudetto che dalle quelle parti non si respira da almeno sette anni. Non solo, perché l'obiettivo dell'Inter è anche quello di difendere il vantaggio in classifica dai cugini milanisti e provare a mettere pressione al Napoli, anche se quest'ultimi sarebbero ben felici di assistere a un trionfo nerazzurro nell'anticipo di venerdì sera. La formazione di Allegri gode al momento di un vantaggio di 8 punti rispetto agli azzurri e, con un eventuale successo, darebbe un segnale importantissimo al campionato. Questa sarà anche la sfida tra i due allenatori toscani, al decimo confronto ufficiale da avversari in panchina. I precedenti vedono Allegri avanti di una vittoria rispetto al collega, 4 contro 3, con due pareggi a completare il quadro. L'ultimo di questi segni X è arrivato proprio lo scorso anno, quando l'Inter ha resistito all'assalto dei padroni di casa nel match dell'Allianz Stadium, strappando un ottimo 0-0.

Il primo scontro diretto tra Spalletti e Allegri risale a 10 anni fa, con il primo allenatore della Roma e il secondo all'esordio in Serie A alla guida del Cagliari. Il 51enne di Livorno riuscì ad evitare - impresa più unica che rara - l'esonero di Cellino dopo l'esordio choc, caratterizzato da cinque sconfitte nelle prime cinque giornate, e si presentò all'Olimpico al 16° turno ormai più che guarito. I sardi, infatti, misero in grossa difficoltà i giallorossi, riuscendo a ribaltare con Daniele Conti e Jeda l'iniziale vantaggio di Totti. Perrotta, però, ristabilì l'equilibrio a un quarto d'ora dal termine, prima che Vucinic - in pieno recupero - cambiasse completamente la storia della partita, siglando il 3-2 definitivo e la prima vittoria di Spalletti contro Allegri. Una dinamica simile caratterizzò la gara di ritorno, con la Roma chiamata un'altra volta a rimontare gli avversari rossoblù. In quell'occasione, datata 10 maggio 2009, il Cagliari riuscì a portarsi avanti di due reti a cavallo tra i due tempi, ma incassò il recupero degli ospiti per mano di Totti e Perrotta che sancirono il 2-2 finale.

Sfida Champions e lotta al vertice

Serie A, ma non solo. I due allenatori infatti, messe da parte quelle esperienze, si ritrovarono uno contro l'altro in Champions League, inseriti entrambi nello stesso girone. Luciano Spalletti, all'epoca allo Zenit San Pietroburgo, fece per primo gli onori di casa, ospitando il Milan. I rossoneri, guidati da Allegri, sbancarono la Russia con il punteggio di 3-2, ma anche quella volta l'attuale allenatore della Juve rischiò di uscire dal campo con l'amaro in bocca a causa dell'ennesima rimonta. Lo Zenit, infatti, riuscì a recuperare i due gol di svantaggio siglati nel primo tempo da Emanuelson ed El Shaarawy, ma alla fine si condannò da sola con l'autorete di Hubocan. A San Siro, invece, fu Spalletti a raccogliere bottino pieno. Un successo di misura che non bastò, però, a sorpassare il Milan al secondo posto e ottenere la qualificazione alla fase successiva.

Tornato alla Roma a campionato in corso, Spalletti poté riaffrontare il corregionale Allegri per il primo vero scontro diretto al vertice tra i due in Serie A. I giallorossi uscirono sconfitti dallo Juventus Stadium con il punteggio di 1-0, lo stesso che si materializzò nella stagione successiva, quando bastò una rete di Higuain per spezzare l'equilibrio della formazione capitolina. Nella gara di ritorno in programma all'Olimpico, invece, il mister di Certaldo riuscì ad ottenere la prima vittoria in A contro la Juve e a rimandare la sua festa scudetto: 3-1 il risultato finale, deciso dai gol di De Rossi, El Shaarawy e Nainggolan.

Gli ultimi due precedenti sono, infine, quelli registrati la scorsa stagione. Oltre allo già citato 0-0 c'è anche il trionfo dei bianconeri a San Siro per 3-2, al termine di una partita pazza, ricca di polemiche e caratterizzata da una rimonta e contro rimonta che alla fine ha premiato la squadra di Allegri, in grado di firmare il trionfo nei minuti finali con l'autogol di Skriniar e il colpo di testa di Higuain. Un successo fondamentale per volare dritti verso il settimo scudetto di fila.

Precedente da calciatori

Tra i due vi è anche un precedente di quando sul campo correvano da una parte all'altra, ricevendo ordini e non impartendoli. Risale alla sfida tra Livorno e Spezia del campionato di Serie C 1987-88 che vide uscire con i tre punti i toscani di Spalletti. Successo che permette a quest'ultimo di pareggiare i conti nei confronti con Allegri, con la speranza di raggiungere l'equilibrio nei risultati anche dalla panchina.