Juventus, Chiellini: "Icardi il più forte dopo CR7, ti disintegra mentalmente. Abbiamo ancora margini di miglioramento"

Serie A

Il capitano bianconero, archiviato il primo posto nel girone di Champions, parla a due giorni dal Derby della Mole: "Non è una partita come le altre, anche se il Toro mi sta simpatico. Dobbiamo chiudere prima le partite: non può dirci sempre bene"

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La sconfitta indolore contro lo Young Boys è archiviata e la Juventus – forte del primo posto ottenuto nel girone di Champions e in attesa del sorteggio degli ottavi di finale – può concentrarsi interamente nel rush finale del 2018 in Serie A. A partire dal Derby della Mole contro il Torino, in programma sabato alle 20:30: a parlarne,  di questo e di molto altro, è stato il capitano bianconero Giorgio Chiellini in un’intervista rilasciata a DAZN: "Affrontiamo una squadra che è cresciuta molto, che ha fisicità e qualità nelle ripartenze. Con Mazzarri possono puntare all’Europa e metterci in difficoltà. Non sarà una partita come le altre, un po' come quella contro l’Inter. E lo ha capito pure Cristiano Ronaldo. Ma a parte quei 180' in cui siamo rivali - ha ammesso Chiellini - il Toro è una squadra che mi sta simpatica". Già, proprio Cristiano: "L’attaccante più difficile da marcare e che per fortuna adesso gioca con me. Dopo di lui c’è Icardi, che ti disintegra mentalmente".

Dove può migliorare la Juve e il derby da capitano

Chiellini però ha sfoderato contro di lui una grande prova, nell’ultima tappa di una marcia fin qui quasi perfetta dei bianconeri. Il capitano bianconero però non si accontenta: "Abbiamo ancora oggi margini di miglioramento. Un esempio? Nel chiudere le partite. Il risultato di 1-0 è perfetto fino all’ora di gioco, poi bisogna chiuderle per evitare di sprecare energie e anche perché poi può capitare di pagarla a caro prezzo come contro il Manchester. Ma abbiamo sempre lavorato per migliorare e rimetterci in gioco, correggendo i nostri errori". Sarà un derby da capitano per Chiellini, sulle orme di Scirea, Buffon e Del Piero: "Alex mi ha accolto a Torino, avevo 21 anni e all’inizio mi sentivo inadeguato in mezzo a tanti campioni. Lui però ha sempre cercato di farmi sentire parte del gruppo. Oggi cerco di fare lo stesso con i ragazzi nuovi che arrivano…Sì, anche con Cristiano Ronaldo". Buffon è stato più di un capitano per Chiellini: "Con lui ho condiviso tutto. Gigi è stato un capitano magnifico, che riusciva ad emozionarti quando parlava: sono felice di averlo avuto alle spalle in campo. Scirea è una fonte d’ispirazione: purtroppo - ha concluso - ne ho soltanto sentito parlare, ma essere paragonato a lui a livello di valori è un orgoglio".