Il procuratore di Cristiano Ronaldo, premiato come Best European Player's Agent, ritorna sull'operazione che ha portato il portoghese al club bianconero: "A gennaio mi disse di volere la Juve, ma inizialmente mi sembrò impossibile. Piano piano ci siamo riusciti"
La scorsa estate è stato uno dei grandi registi dietro il trasferimento di Cristiano Ronaldo alla Juventus. I suoi affari, però, non si limitano solo a CR7, ma comprendono la gestione di tantissimi altri calciatori, adocchiati da giovani e poi fatti diventare grandi stelle in giro per il mondo. Jorge Mendes continua ad essere uno dei procuratori sulla cresta dell'onda e, in occasione del Golden Boy 2018, è stato premiato come Best European Player's Agent. Nonostante il lusitano si occupi di altri talentuosi giocatori, il suo fiore all'occhiello resta l'attaccante bianconero. Il rapporto tra i due va molto oltre al semplice legame tra uno sportivo e il suo agente. Dopo aver ricevuto il trofeo, Mendes si è soffermato sul momento attuale di CR7: "È molto contento e felice a Torino - ha spiegato a Sky Sport -. Le sue motivazioni sono rimaste le stesse di quando ha cominciato". Inevitabile, poi, ritornare sui momenti caldi che hanno convinto il cinque volte Pallone d'oro a sposare il progetto della squadra di Allegri. "A gennaio Cristiano mi ha detto che voleva giocare alla Juventus - ha aggiunto il procuratore -. Inizialmente credevo fosse una cosa impossibile. Gli ho detto che sarebbe stato molto difficile, ma alla fine nulla è impossibile. Il primo incontro con i dirigenti bianconeri è avvenuto a Madrid, prima della sfida tra il Real e la Juve di Champions. Poi ci sono stati altri contatti telefonici e gradualmente l'operazione si è fatta sempre più concreta. Il merito di averlo portato a Torino, comunque, è stato del presidente e della dirigenza bianconera".