Daniele Belardinelli, chi è il tifoso ultrà del Varese morto negli scontri prima di Inter-Napoli

Serie A

Il Questore di Milano Marcello Cardona ha reso noto l'identità del tifoso ultrà morto dopo gli scontri avvenuti a 2 chilometri da San Siro prima della sfida tra Inter e Napoli: è Daniele Belardinelli, classe 1983 di Varese

MORTE BELARDINELLI, COSA SAPPIAMO FINO AD ORA

LA RIVOLTA DELLE PERSONE PERBENE

Si chiamava Daniele Belardinelli il tifoso ultrà morto investito a Milano in via Novara dove, prima della partita con il Napoli, alcuni ultras nerazzurri (insieme a quelli del Varese e del Nizza, gemellati con la Curva Nord interista) hanno attaccato alcuni pulmini di tifosi partenopei. 35enne residente a Buguggiate, faceva parte del gruppo ultrà del Varese "Blood and Honour", Belardinelli aveva ricevuto in passato due Daspo di cinque anni. Il primo nel 2007 in occasione di Varese-Lumezzane, il secondo nel 2012 per gli scontri prima dell'amichevole tra Como e Inter. La Questura di Varese ha fatto sapere che Daniele Belardinelli era sorvegliato speciale per reati connessi a manifestazioni sportive. Era conosciuto anche per i suoi successi con la Fight Accademy di Morazzone nella scherma corta. Belardinelli era socio di una ditta di pavimentisti e piastrellisti con sede nel Canton Ticino. L’uomo è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo attorno alle 20 di mercoledì sera, trasportato in auto. Da subito le condizioni del 35enne sono risultate critiche. Aveva lesioni gravi alla milza, all’aorta toracica e addominale, diverse fratture tra cui quella al femore, dovute agli scontri e all’investimento di cui è stato vittima. Il tifoso è morto alle 4.30 di giovedì mattina in sala operatoria, dove i medici hanno cercato invano di salvarlo. La sua salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. 

Lo zio: "Era un ragazzo solare"

"Amava il calcio, ma non ne parlavamo molto perché io tifo Juventus e lui tifava Inter, non so cosa dire, era un ragazzo solare". Sono le parole di uno zio di Daniele Belardinelli, riportate dall'Ansa. "Ci incontravamo ogni tanto perché tutti e due lavoravamo nell'edilizia - ha proseguito lo zio - non so cosa sia successo, ho saputo la notizia dal telegiornale".

foto da varesenews.it