Il centrocampista bianconero ha commentato il suo 2018 in un’intervista a Sky Sport: “È stato un anno incredibile, magnifico. Un anno in cui ho realizzato i sogni che avevo da bambino. L’obiettivo ora è vincere la Champions”
Blaise Matuidi ha tracciato il bilancio del suo 2018, intervistato in esclusiva da Sky Sport. Tra i successi ottenuti con la Juventus e con la propria nazionale, non poteva che essere un’annata molto positiva. “È stato un anno incredibile, un anno che non potrò mai dimenticare. Ho realizzato dei sogni che avevo fin da bambino. Sono arrivato alla Juventus, una delle grandi d'Europa e del mondo, sono contento di aver vinto i primi titoli con questa squadra. È stato un anno magnifico” ha detto il centrocampista. E nel 2019 conta di raggiungere un nuovo traguardo: “La Champions League è un obiettivo importante per noi, siamo una squadra di grandi giocatori, tutti campioni, e i campioni devono puntare all'obiettivo più importante, che è la Champions. Sappiamo che non siamo gli unici a volerla vincere e che sarà difficile”.
Testa all’Atletico Madrid
Sarà necessario lavorare duramente per farsi trovare pronti alla doppia sfida degli ottavi di finale, che ha messo la Juve di fronte ad un’altra pretendente per la vittoria della Champions: “Dobbiamo prepararci al meglio per affrontare nel modo migliore questi appuntamenti, a cominciare dal primo che arriverà presto a febbraio contro l'Atletico Madrid. Sarà una sfida difficile contro un avversario che punta a vincere questa competizione. Anche perché la finale si giocherà nel loro stadio. Sono queste partite che possono dirci se siamo sulla strada giusta”.
I valori dello sport
Il giocatore ha quindi affrontato il tema, tornato d’attualità dopo quanto accaduto lo scorso 26 dicembre tra Inter e Napoli, della violenza e del razzismo: “Sono due cose che non si possono tollerare, situazioni come queste non si devono più ripetere. Sono convinto che si tratti di una minoranza, la maggior parte dei tifosi che vengono allo stadio sono appassionati di calcio ed è questo ciò che conta. Per i razzisti non deve esserci spazio negli stadi: il calcio è gioia, felicità, sentimenti che dovrebbero unire tutto il mondo dello sport. Dobbiamo prendere le distanze da questi episodi, concentrarci su ciò che dobbiamo fare in campo e fuori”. Anche perché – ha osservato Matuidi – la funzione del calciatore è anche sociale: “Siamo un esempio e dobbiamo ribadire con fermezza che tutto questo deve finire. Ci vuole educazione. I bambini, che sono il nostro futuro, ci guardano, guardano cosa avviene negli stadi e dobbiamo essere d'esempio per loro”.