Dal calcio al miele, la nuova vita di Gianluigi Lentini

Serie A

Professione apicoltore. E’ la seconda vita dell’ex stella di Toro e Milan ("Il mio passaggio in rossonero costò una cifra assurda per quegli anni. Ancora ricordo il giorno del trasferimento") che oggi produce e vende miele nella sua Carmagnola

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Carmagnola, trenta chilometri a Sud di Torino. La città di Lentini, l’ex stella di Torino e Milan degli anni ’90 che oggi di mestiere fa l’apicoltore, o meglio, l’imprenditore nel settore del miele (ed affini).

“Una passione che nasce grazie ad un amico che fa l’apicoltore. E, dopo tante chiacchiere abbiamo deciso di creare qualcosa insieme”, spiega l’ex calciatore classe 1969.

"Abbiamo alveari disposti in base alla fioritura, da lì, sperando che il tempo ci aiuti, inizierà la produzione. Fino al momento della commercializzazione".

Si chiama “Mieli Lentini” (sottotiolo la qualità dei campioni) e sull’etichetta c’è una foto stilizzata del calciatore. “Sì, ci sono io in ogni vasetto e in ogni confezione”, racconta colui che, nel giugno del 1992, firmò per il Milan per la cifra monstre per quell’epoca di 18,5 miliardi di lire. Diventando così il trasferimento più oneroso del calcio italiano, fino a quel momento. 

E scatenando l’ira dei tifosi. “Sono stato il giocatore che ha un po’ cambiato il modo di parlare di calcio: il mio passaggio in rossonero costò una cifra assurda per quegli anni. Ancora ricordo il giorno del trasferimento e quella muraglia umana…io ero in macchina, ma dovetti scappare via”.