Milan, i gol di Piatek e i miracoli di Donnarumma per dare l'assalto al terzo posto

Serie A

Il calendario prima del derby, la vena di Piatek, il momento magico di Donnarumma: tutti motivi per cui Gattuso può guardare al futuro con ottimismo. Cercando di migliorare sugli esterni

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E adesso? Adesso il Milan ci crede. O meglio, crede innanzitutto in se stesso. La fiducia ritrovata non passa certo per il pari contro la Roma, per il quale è già stato beatificato San Gigio Donnarumma, ma per una continuità di risultati che non si vedeva da un pezzo, in casa rossonera. E allora, adesso che il terzo posto dell’Inter inizia pian piano ad avvicinarsi (grazie anche alla frenata dei cugini), ci si guarda indietro e si nota con piacere che l’ultima sconfitta è datata 22 dicembre, 0-1 a San Siro contro la Fiorentina. Poi, dopo Natale, 7 partite tra campionato e Coppa Italia e mai un ko (4 vittorie e 3 pareggi). Non solo: nelle 7 gare in questione sono appena 2 i gol incassati da San Gigio, e in diverse occasioni non c’è stato nemmeno bisogno dei suoi miracoli. Se poi, calendario alla mano, si fa scorrere l’indice sui prossimi impegni, l’ottimismo non può che crescere.

Un calendario pre-derby "facile"

Il 17 marzo è la data cerchiata in rosso: Milan-Inter, scontro diretto che vale una fettona di zona Champions, e non è detto che le due milanesi ci arrivino nell’ordine di oggi (Inter a +4). Da qui a quel giorno, infatti, ci sono altre 6 partite di mezzo e, tolta l’Atalanta (a Bergamo, il 16 febbraio) che di questi tempi non teme rivali, le altre sono Cagliari, Empoli, Sassuolo (tutte e tre in casa) e Chievo. Nel mezzo anche la semifinale di andata di Coppa Italia contro la Lazio, piacevole impegno che non distrarrà i cugini (loro, al contrario, avranno l’Europa League), ma tutto sommato è un calendario di cui non ci si può lamentare. L’Inter, per intenderci, avrà il Parma alla prossima, Cagliari e Spal a ridosso del derby, ma nel mezzo una dieci giorni di fuoco con Sampdoria (17 febbraio) e Fiorentina (24 febbraio) intervallate dal doppio impegno europeo contro il Rapid Vienna (14 e 21).

Piatek-Paquetà, che impatto

Il conforto del calendario va poi a sommarsi a quello dato dalla constatazione che il mercato invernale da 70 milioni (per due colpi) sta dando immediatamente i suoi frutti. Paquetà si sta integrando più rapidamente di quanto si pensasse, segno che quella del brasiliano che ha bisogno di tempo per capire il calcio italiano, in certi casi, è solo una leggenda metropolitana. Per Piatek parlano i numeri, il modo che il polacco preferisce per esprimersi. Un tiro, un gol, contro la Roma. Per l’ottava volta in questo campionato, nessuno come lui, ha rotto il ghiaccio segnando il primo gol della partita. Per non parlare di come si era presentato in Coppa Italia contro il Napoli (due tiri e due gol). Impietoso il paragone con l’Higuain conosciuto a Milano, che negli ultimi tempi non assicurava neanche il “lavoro sporco” che Piatek fa quando non tira in porta, fino a sembrare quasi un corpo estraneo alla squadra.

Il miglior Gigio di sempre

Davanti i gol di Piatek, dietro le parate di Donnarumma, che sta vivendo il suo momento migliore da quando gioca al Milan. Ormai lontana quella finale di Coppa Italia, a maggio, macchiata dalle sue papere contro la Juventus. Il Donnarumma di oggi, se si fa sfuggire un pallone in presa alta regalando un corner alla Roma, su quel corner si esibisce in una paratona su Dzeko per farsi perdonare. Senza contare tutti gli altri interventi che gli hanno permesso di tenere la porta inviolata in 4 occasioni su 6, da Natale a oggi.

Volendo trovare una possibile area di miglioramento, detto che la difesa sembra aver trovato una propria identità e che Bakayoko è rifiorito dopo le prime uscite da incubo, a Gattuso mancano ancora i gol degli esterni. Suso è fermo a 5 centri in campionato, Calhanoglu è ancora a secco. Parlano meglio con gli assist, ma non si può sempre dipendere dalla vena del centravanti di turno (Piatek o Cutrone, autori di 5 degli ultimi 7 gol del Milan). Sistemato anche quest’ultimo tassello, il Milan potrebbe davvero mostrarcene delle belle.