
Icardi all'Inter ma non solo: tutti gli ex capitani privati della fascia nel calcio. FOTO
Clamorosa la decisione dell'Inter di affidare la fascia ad Handanovic sottraendola a Icardi, bomber nerazzurro che non ci sarà nella trasferta di Vienna. Non si tratta del primo caso di un capitano degradato della propria leadership: prima di Maurito toccò a Ranocchia, accadde addirittura due volte a Montolivo. E come dimenticare i casi all'estero
ICARDI NON È PIÙ CAPITANO, FASCIA AD HANDANOVIC
SPALLETTI: "ICARDI ERA CONVOCATO, NON È VENUTO" - WANDA CONTRO INTER: LE FRASI
IL PUNTO DI GIANLUCA DI MARZIO - L'OPINIONE DI STEFANO DE GRANDIS

Clamorosa la decisione dell'Inter di affidare la fascia ad Handanovic sottraendola a Icardi, bomber nerazzurro che non ci sarà nella trasferta di Vienna. Non si tratta del primo caso di un capitano degradato della propria leadership: prima di Maurito toccò a Ranocchia, accadde addirittura due volte a Montolivo. E come dimenticare i casi all'estero

MAURO ICARDI. Peso nello spogliatoio, esposizione mediatica e le dichiarazioni scomode della moglie-agente Wanda-Nara: ecco riassunti in tre punti i motivi che hanno spinto l’Inter a privare Mauro Icardi della fascia di capitano, leadership piuttosto concessa ad un altro protagonista come il portiere Samir Handanovic

Nemmeno convocato per la trasferta in Europa League sul campo del Rapid Vienna, Icardi non paga la questione rinnovo di contratto né va considerato fuori rosa agli ordini di Spalletti. Certo è che il provvedimento nei confronti del 25enne argentino, attaccante da 122 reti in 210 gare con l’Inter, non può che fare rumore in Italia e non solo

ANDREA RANOCCHIA. Curiosamente non si tratta del primo caso recente tra i nerazzurri, d’altronde chi ereditò la fascia direttamente dall’iconico Javier Zanetti fu il difensore classe 1988. Peccato che Ranocchia si rese protagonista in negativo nella stagione 2014/15 tra prestazioni deludenti e mancanza di leadership

Si scatenarono pure i tifosi all’indirizzo di Ranocchia, rivolta che causò la nomina di capitano per Mauro Icardi a partire dall’annata seguente. Identico destino per Maurito, tuttavia va sottolineato come il difensore sia uno dei punti fermi nello spogliatoio e abbia collezionato 190 gettoni in nerazzurro

PAUL POGBA. Senza fare troppa strada indietro, risale allo scorso settembre il provvedimento di José Mourinho al Manchester United nei confronti del "Polpo": appena ottenuta la fascia e non senza polemiche, lo Special One criticò l’impegno del giocatore giurando che non avrebbe più indossato i gradi di capitano

Certo è che le strade di Mourinho e dei Red Devils si separeranno pochi mesi più tardi, divorzio che tuttavia non può essere considerato una vittoria per Pogba: se numeri e risultati gli danno ragione, la fascia è stata ereditata dai veterani Young e Valencia fino a De Gea

RICCARDO MONTOLIVO. L’onta di perdere la fascia di capitano è capitata addirittura due volte al centrocampista classe 1985, leader rossonero dalla stagione 2013/14 dopo l’addio di Ambrosini. Sarà piuttosto l’arrivo di Bonucci a privarlo della fascia, massimo riconoscimento poi consegnato a Romagnoli complice la presenza marginale del 34enne Montolivo

Cresciuto nell’Atalanta, Montolivo si consacrò nel grande calcio nei 7 anni trascorsi alla Fiorentina dove dal 2010 ne diventò capitano: fu proprio l’intenzione di non voler prolungare il contratto in scadenza nel 2012 a scatenare l’ira dei viola, ecco quindi che la fascia venne adottata da Gamberini con Jovetic nelle vesti di vice

MARCO STORARI. Già protagonista in Sardegna con un’incredibile salvezza centrata nel 2008, l’esperto portiere ritornò in rossoblù a distanza di 7 anni contribuendo alla promozione in Serie A dei sardi. Peccato che Storari si vide privato della fascia di capitano: "colpa" di una dichiarazione sul passato bianconero nella quale lodava "la mia Juve"

Nel settembre 2016, costretto alla tribuna per squalifica, Storari venne insultato e diventò oggetto di striscioni che lo etichettavano come mercenario invocandone la rimozione da capitano. Dalla gara seguente contro la Sampdoria la fascia rossoblù passò quindi a Sau: "Gara troppo importante per farsi condizionare da queste cose", spiegò l’allenatore Rastelli

DANIELE DE ROSSI. Ebbene sì, anche "Capitan Futuro" è stato privato della fascia sebbene per poche partite. L’episodio incriminato risale all’espulsione contro il Porto nei preliminari di Champions League, macchia punita dalla società giallorossa con i gradi di capitano temporaneamente affidati a Florenzi

Nient’altro che una sospensione per De Rossi, puntualmente tornato al timone dello spogliatoio per le innegabili doti di leadership da tutti riconosciute. Non potrebbe essere diversamente con oltre 600 gare disputate per il centrocampista della Roma, simbolo del club che ha studiato da vicino un mostro sacro come Francesco Totti

MANUEL PASQUAL. All’elenco dei capitani degradati s’iscrive suo malgrado anche il terzino classe 1982, oltre 350 partite disputate con la Fiorentina dove ha militato per 11 anni. Un addio deciso dalla società complici i contrasti tra Pasqual e Paulo Sousa, allenatore che l’aveva privato della fascia

"Mi è stata tolta senza un perché, Sousa non mi ha mai detto le cose in faccia", l’accusa di Pasqual all’ex allenatore che premiò piuttosto Gonzalo Rodriguez. Una scelta clamorosa che tuttavia non ha intaccato la leadership del difensore 36enne, oggi capitano dell’Empoli a caccia della salvezza

GRAZIANO PELLÈ. In pochi ricordano l’episodio risalente ai tempi del Feyenoord, club dove in due stagioni ha accumulato 55 gol in 66 presenze. Una pioggia di reti per il centravanti pugliese tanto da ricevere la fascia di capitano della squadra: investitura che tuttavia gli venne revocata a causa di alcuni eccessi

Squalificato per 4 turni per aver preso a calci la panchina e pure una telecamera dopo una sconfitta contro l’Ajax, Pellè venne degradato dal Feyenoord perdendo così la fascia di capitano. Continuerà a segnare al Southampton con qualche gioia pure in Nazionale fino al presente in Cina

PAOLO CANNAVARO. All’appello dei capitani delusi risponde pure l’ex difensore napoletano, oggi collaboratore tecnico nel Guangzhou Evergrande allenato dal fratello Fabio. Otto anni consecutivi in maglia azzurra per Cannavaro, simbolo della squadra e della città fino all’arrivo di Rafa Benitez

Fu proprio l’avvento dell’allenatore spagnolo al Napoli a segnare la fine dell’avventura di Cannavaro nella squadra del cuore: fuori dal progetto e costretto alla cessione, Paolo si trasferirà al Sassuolo arrivando a indossare in più di un’occasione la fascia di un altro monumento neroverde come Magnanelli

JOHN TERRY. Decisamente più turbolenta la vicenda che coinvolse il difensore del Chelsea all’epoca capitano dei Blues e dell’Inghilterra: coinvolto nello scandalo con Wayne Bridge, ex compagno e amico tradito a causa della relazione sessuale tra JT e Vanessa Perroncel, il leader inglese venne punito da Fabio Capello

Fu proprio il CT dei Tre Leoni, complice una mobilitazione popolare per le accuse di razzismo rivolte a Terry, a levare la fascia per la seconda volta al capitano del Chelsea. Già, perché dopo il precedente sexgate, JT si era riconquistato i gradi dopo tredici mesi salvo riperderli in occasione dei Mondiali in Sudafrica

WILLIAM GALLAS. Restando in Inghilterra ma spostandoci sull’altra sponda londinese, l’ex difensore francese militò nell’Arsenal dal 2006 al 2010 dopo i trascorsi al Chelsea. Capitano designato e poi soldato semplice per Wenger a partire dal 2008, colpa di qualche eccesso verbale di troppo

Già, perché Gallas si lasciò andare a qualche accusa troppo pesante nei confronti dei compagni sconfinando oltre il terreno di gioco: ecco quindi che, dopo aver conquistato la fascia di capitano solo un anno prima, l’ex nazionale francese si vide privare dei gradi ufficiali dal suo connazionale in panchina

GIUSEPPE GIANNINI. Torniamo ancora più indietro nel regno del "Principe", punto fermo della Roma per 15 anni tra magie in campo e naturalmente i gradi di capitano. Un’era che ad inizio anni Novanta venne ostacolata dall’avvento in panchina di Ottavio Bianchi, allenatore dai pessimi rapporti con Giannini

Fu proprio Bianchi ad assegnare la fascia di capitano a Rudi Voeller, decisione che ebbe addirittura ripercussioni tra i due giocatori che non si parlarono per qualche mese. Giannini non faticò ad ammettere l’intolleranza verso l’allenatore ("Non lo sopporto più"), tuttavia il mandato di Bianchi terminò nel 1992 restituendo serenità al "Principe" giallorosso

JOHAN CRUYFF. Dobbiamo infine tornare all’Olanda del "calcio totale" per chiudere la nostra carrellata di capitani delusi, d’altronde l’iconico jolly olandese fu uno dei primi leader affossati dai suoi stessi compagni. Titoli a non finire con l’Ajax, squadra nella quale perse le elezioni interne per essere confermato capitano

Un affondo intollerabile quello ai danni di Cruyff che non esitò a cedere alle lusinghe del Barcellona nel 1973: riparò quindi in Catalogna chiudendo l’incredibile era dell’Ajax di Michels. Furono i compagni a voltare le spalle a Johan e non la società, protagonista invece della decisione su Icardi che ha scatenato il caos nel mondo Inter