Il capitano è quello che rappresenta la squadra e che fa in modo che l'ambiente sia sereno. In questo momento, la Famiglia Icardi, il giocatore, ma soprattutto il suo agente (che poi è la sua compagna) destabilizzano con le loro dichiarazioni. Lecito allora che i gradi “passino di braccio”. L'opinione di Stefano De Grandis
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Il punto di partenza è semplice: la fascia di capitano non è un diritto, e i gradi possono tranquillamente trasferirsi da un braccio a un altro, perché no? In fondo, il capitano non ha un potere vero e proprio, non comanda nessuno, non decide per il gruppo. Ma vale per quello che rappresenta: cioè difende i colori, il significato, l’immagine della squadra.
Dovrebbe difendere la serenità dell’ambiente, all’interno dello spogliatoio, quindi anche nelle dichiarazioni e sul campo di gioco. E se la società, l’allenatore, o la squadra intesa come gruppo, stabilisce che come capitano funzioni di più un altro, allora è lecito che i gradi appunto “passino di braccio”.
Spalletti si è già lamentato che si parli troppo – quasi esclusivamente – del rinnovo del contratto di Icardi e le prestazioni del centravanti sono deludenti. Ma l’agente dell’argentino (che nel caso specifico è pure la moglie) non bada a queste sfumature, continua invece la sua battaglia personale con la società… “Avevano deciso di venderlo alla Juve”, “Nessuno in squadra lo mette in condizione di giocare bene”, “Il contratto è ancora lontanissimo dall’essere firmato”.
Certo Maurito, tra una cena passata in casa o una passeggiata con la moglie, avrebbe pure potuto consigliarle un profilo più basso a vantaggio della serenità della squadra. Ma di fatto, in questo periodo di turbolenze, nel quale ognuno ha liberamente espresso la propria opinione, compreso l’allenatore che ha chiesto alla società un intervento immediato per il rinnovo del contratto di Icardi, l’unico che non ha mai detto una parola è stato proprio il giocatore, discutibile semmai per non aver fatto parlare nemmeno il campo. Per cui, togliere la fascia a Mauro per replicare agli attacchi della moglie pare quanto meno insolito.
Insomma, se è lecito scegliere un capitano diverso – e Samir Handanovic sembra avere il profilo giusto per anzianità, profilo tecnico e personalità – siamo certi che questa sorta di vendetta trasversale aiuterà a riportare la calma all’interno della squadra?