Il nuovo allenatore bianconero si presenta: "Farò di tutto per non deludere. Bisogna remare tutti dalla stessa parte". Il dg Collavino: "Per Igor contratto fino al 30 giugno 2019. Pinzi trasmetterà i valori Udinese allo spogliatoio. Pradè: "Serviva una scossa"
UDINESE, TUDOR NUOVO ALLENATORE
Idee chiare e un obiettivo salvezza da non fallire. Igor Tudor torna sulla panchina dell’Udinese e lo fa al posto di Davide Nicola, esonerato dopo gli ultimi risultati negativi ottenuti della squadra bianconera.“Farò di tutto per non deludere la società e i tifosi dell'Udinese. La mia esperienza mi dice che si fa bene solo se tutti remano dalla stessa parte. La situazione non è facile ma dobbiamo vivere ogni momento come una sfida e dare sempre il 100%”, ha esordito Tudor nella conferenza stampa di presentazione. “Voglio parlare con i fatti: tutti devono mettere le proprie qualità al servizio della squadra e dare il massimo. Solo così ci si salva”, ha proseguito l’allenatore croato. “Ogni allenatore porta le sue idee, la sua mentalità. La sosta delle Nazionali di certo non aiuta ma non deve essere un alibi. Praticamente siamo senza undici giocatori che arrivano giovedì e poi dovremo giocare subito sabato, martedì e sabato. Questa è la cosa che mi preoccupa di più: devi dare qualcosa di tuo e farlo in un solo allenamento, è una bella missione. Tra oggi e domani completerò il mio staff e inizieremo a lavorare al massimo. Il questo lavoro si impara sempre e bisogna farlo in fretta", ha aggiunto Tudor.
Tudor: "Serve giusta mentalità. Rispetto a un anno fa ho più tempo"
“Ci sono diversi modi di interpretare i singoli moduli: ad esempio il 3-5-2 puoi interpretarlo con gli esterni che fanno i terzini oppure le ali. Sono due approcci differenti. A me piace fare un gioco che parte dai difensori ma senza prendersi troppi rischi", ha poi proseguito il nuovo allenatore dell’Udinese. Che ha lanciato un messaggio preciso a tutto l’ambiente: “Non so a quanti punti è fissata la quota salvezza e al momento non mi interessa: voglio che la mia squadra metta in campo la mentalità giusta. Solo così si raggiungono gli obiettivi". Tudor chiamato dunque a centrare la salvezza, obiettivo raggiunto nella scorsa stagione dall’Udinese proprio con lui in panchina nel finale di stagione: “L'anno scorso secondo me la situazione era più complicata di quella di quest'anno perché mancava meno tempo e la squadra veniva da 11 sconfitte consecutive. Ora c'è più tempo ma a me non cambia niente, lavorerò al massimo dal primo giorno",
Il Dg Collavino: "Per Tudor contratto fino al 30 giugno 2019"
A dare il benvenuto al nuovo allenatore bianconero, anche il Direttore Generale Franco Collavino: “Tudor è da ieri il nuovo allenatore dell'Udinese, a lui va il mio personale bentornato e quello di tutta la società. Ringrazio Nicola per il suo lavoro, lui sa che il mio saluto arriva dal cuore”, le parole del dirigente dell’Udinese. Che ha poi proseguito: “Tudor torna alla guida del club perché in questo momento comanda la classifica: 25 punti e undici giornate di campionato da giocare, un calendario difficile che comprende due partite infrasettimanali. Mister Tudor ci ha portato lo scorso anno alla salvezza: e sempre oggi, ci rivolgiamo nuovamente a Tudor perché abbiamo lo stesso obiettivo da raggiungere”. Il Dg Collavino ha poi aggiunto: “Tudor conosce la squadra, la società, il contesto, i tifosi e i collaboratori con i quali lavorerà, ha quella grinta che in questo momento del campionato è un fattore determinante. Il precedente contratto con Tudor era stato risolto. È quindi stato firmato un nuovo accordo con scadenza 30 giugno 2019". Indicazioni anche sullo staff: “Giampiero Pinzi inizierà un percorso con noi: è un ragazzo con personalità che ci aiuterà a trasmettere i valori dell'Udinese ai nostri ragazzi. Porterà i suoi consigli e le sue idee all'interno dello spogliatoio. Tudor verrà aiutato da Jurica Vučko", ha concluso Collavino.
Pradè: "Situazione complicata, serviva una scossa"
Al fianco di Tudor in conferenza stampa, presente anche Responsabile dell'Area Tecnica Daniele Pradè: “Non è stato facile parlare con Nicola ieri ma avevamo bisogno di una scossa, di una segnale forte. Tudor ha esperienza in campionati di livello e ha la grinta giusta. La famiglia Pozzo mi ha preso per prendere delle decisioni ed è quello che farò dall'inizio alla fine. Vedremo alla fine se si riveleranno giuste o sbagliate, ma fino a quel momento continuerò a prendere le mie decisioni”. Il dirigente bianconero ha poi proseguito: “A Tudor chiedo forza, grinta, determinazione per portarci fuori da questa situazione che si sta rivelando molto complicata. Devo dare consapevolezza all'ambiente di quello che stiamo rischiando: soltanto i cambiamenti, le situazioni di stordimento ti danno consapevolezza. Lo spogliatoio non si aspettava questa decisione così come nessun altro. Tudor era uno dei calciatori che detestavo di più: adesso mi servono le qualità che metteva in campo per dare una scossa a tutti", ha affermato Pradè. Che ha poi concluso: “Ci sono stati degli errori è vero, ma solo chi lavora li commette: la squadra individualmente è forte, ha dieci nazionali. Qualcosa non ha funzionato, è vero ma ora il mio obiettivo è portare la barca in porto. A fine stagione faremo le considerazioni del caso".