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Emanuel Vignato, chi è il giovane che ha debuttato dal 1' in Bologna-Chievo

Serie A

Classe 2000, fa della rapidità e del dribbling i suoi punti di forza. Nel maggio del 2017 il siparietto con Totti, quasi due anni dopo l’esordio dal 1’ in Serie A. Alla scoperta di Emanuel Vignato, la giovane promessa del Chievo

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Mentre Kean sta sorprendendo tutti a suon di gol, un altro 2000 vive l’emozione dell’esordio in Serie A dal 1’. Dalla Juventus al Chievo, dall’attaccante bianconero ad Emanuel Vignato. C’è anche il suo volto giovanissimo al Dall’Ara. La squadra di Di Carlo non vince da undici partite, la permanenza in Serie A sembra a rischio. La miglior occasione, dunque, per concedere un po’ di spazio alla fantasia e all' imprevedibilità di questo esterno offensivo che, all’occorrenza, può giocare anche da trequartista. Padre italiano e madre brasiliana, l’assist nel sangue. Doppio passaporto, ma per ora ha scelto l’azzurro. Dall’Under 17 a quella 19, con cui ha esordito lo scorso novembre. Cinque gol in 12 partite con la Primavera del Chievo, che lotta per un posto nei playoff. Diverse le panchine collezionate con i grandi, poi i 29’ giocati contro la Juventus a gennaio e i 29 nell’ultima giornata con il Sassuolo. Due spezzoni di gara che non hanno tuttavia rappresentato il suo esordio in A. Quello è avvenuto il 20 maggio del 2017. Chievo-Roma 3-5, lui gioca solo 3’ di una partita ricca di emozioni. Un sogno che si avvera.

Dal siparietto con Totti alla prima da titolare

Di quel pomeriggio Emanuel ricorderà soprattutto il riscaldamento. Un 40enne con la maglia giallorossa gli si avvicina e gli chiede: “Ma tu chi sei?”. Il suo nome è Francesco Totti, che in carriera di avversari ne ha conosciuti tanti ma che quella faccia non l'aveva mai vista: “Sono un ragazzo del Chievo, sono del 2000” La risposta un po’ imbarazzata di Vignato. Quanto basta per far sorridere l’allora capitano giallorosso e per farlo scherzare con Nainggolan: “Sembra che abbia 12 anni”. Infine la richiesta: “Vuoi prenderne dieci dei miei?”. Il tempo, da allora, non si è fermato. Il giovane calciatore del Chievo ha continuato sulla propria strada fra gol e assist. Tanto che lo scorso gennaio diverse squadre (Juventus in primis) hanno mostrato un certo interesse. Storia di un predestinato, nato a Fortaleza ma con l’Italia nel destino. Entrato da giovanissimo nel settore giovanile del Chievo, si è distinto fin da subito per il suo talento. Nel 2014 vince i premi come miglior giocatore al “Memorial Guido Settembrino” di Brescia e al Torneo Daniele Pecci di Bellaria Igea Marina. 175 centimetri di rapidità, dribbling e fantasia. Verso un futuro da Serie A. Con il Bologna il primo (grande) assaggio.