Milan-Lazio, Tare: “Cronaca di una morte annunciata, su Milinkovic-Savic era rigore"
Serie ADavanti ai microfoni dopo la sconfitta sul campo del Milan non si presenta Simone Inzaghi. C'è il direttore sportivo biancoceleste, che se la prende con l'arbitro Rocchi: "Su Milinkovic-Savic c'è fallo netto. La partita andava decisa sul campo, non dagli episodi arbitrali"
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“Quella di stasera è la cronaca di una morte annunciata, quello che abbiamo temuto è accaduto. Torniamo a casa e perdiamo una partita giocata alla grande, ma era una partita che andava decisa sul campo, ma non dagli episodi”. Non si presenta davanti alle telecamere Simone Inzaghi, allontanato dal campo dopo l'ammonizione di Luis Alberto, così a parlare in casa Lazio al fischio finale della partita persa per 1-0 contro il Milan è il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare. Chiaro il riferimento agli episodi che si sono verificati nel finale. Prima l'impatto Durmisi-Musacchio nell'area del Lazio, sanzionato da Rocchi con il calcio di rigore trasformato in rete da Kessié, poi le proteste di Immobile e compagni per la caduta in area rossonera di Milinkovic-Savic dopo un contatto con Ricardo Rodriguez al 93', sul quale la Lazio ha chiesto un fallo. “Fischiare due rigori in 30 secondi è un record. Mi riferisco anche alla velocità dell'arbitro nel fischiare il primo rigore – le parole di Tare, con riferimento al penalty prima assegnato alla formazione di Gattuso per mani di Acerbi e poi tolto - si vedeva da mille metri che non c'era. Anche sul contatto Durmisi-Musacchio è stato molto rapido a fischiare. Musacchio è stato intelligente, si è lasciato cadere nel corpo a corpo”.
“Contatto Milinkovic-Rodriguez, chi ha giocato a calcio sa che è rigore”
L'amarezza di Tare è legata in particolare all'azione che ha visto coinvolti Milinkovic e Rodriguez. "Anch'io ritengo Rocchi il miglior arbitro italiano, non mi piace fare la vittima. Ma va detto che c'è un minimo di contatto tra Rodriguez e la palla, ma c'è soprattutto un fallo netto su Milinkovic-Savic. Secondo me, chi ha giocato a calcio sa bene che il rigore ci poteva stare”. Con un riferimento a Rocchi: “L'arbitro avrebbe potuto avere il dubbio di andare a vedere il replay al Var (in realtà dalle immagini televisive si evince il silent check tra l'arbitro e la sala Var, ndr) noi siamo in debito con le decisioni arbitrali dall'anno scorso e continuiamo così. Ne prendiamo atto, andiamo avanti e a fine stagione tireremo le somme”. Con una data già cerchiata in rosso sul calendario: “Abbiamo una grossa rivincita qui tra 10 giorni per la semifinale di ritorno di Coppa Italia”.