Il club rossonero ha pubblicato un comunicato ufficiale in merito a quanto accaduto al termine della sfida contro la Lazio: "La maglia mostrata da Bakayoko non aveva finalità di scherno né intenti anti-sportivi. Il Milan si fonda su valori come rispetto, equità e inclusione. Tiémoué e Kessié li esprimono tutti i giorni"
Un botta e risposta a colpi di interviste e tweet, poi lo scambio di maglia a fine partita. Il caso Acerbi-Bakayoko sembrava essersi esaurito al triplice fischio dell’arbitro Rocchi ma, poco più tardi, il gesto del centrocampista francese – insieme a Kessié – di mostrare la divisa biancoceleste al pubblico di San Siro ha riacceso le polemiche. I protagonisti hanno detto la loro e si sono scusati, ma neanche questo è bastato a mettere la parola fine sull’episodio. E per questo motivo il Milan ha deciso di intervenire in ‘prima persona’, pubblicando un comunicato ufficiale in cui sottolinea i valori su cui si fonda il club e l’assoluta bontà nel comportamento adottato dal giocatore di proprietà del Chelsea e dall’ivoriano: nessun’azione volta, dunque, a provocare o ridicolizzare l’avversario appena sconfitto. “AC Milan intende ricostruire i fatti successivi all'incontro della 32ma giornata di campionato fra Milan e Lazio ed esprimere qualche precisazione – si legge sul sito della società -. I giocatori rossoneri, a fine partita, si sono recati sotto la curva Sud dello stadio di San Siro per salutare il pubblico. È consuetudine si avvicinino agli spalti per un ringraziamento finale. Ieri sera, Tiémoué Bakayoko ha raggiunto i compagni sotto gli spalti con la maglia di Francesco Acerbi, avendo poco prima sportivamente effettuato lo scambio di casacche e l'ha mostrata per pochi secondi (insieme a Franck Kessie) al pubblico nel solo intento di celebrare una vittoria importante senza finalità di scherno, né intenti aggressivi o anti-sportivi: un'innocente, ingenua risposta allo scambio amichevole di tweet con Acerbi nei giorni che avevano preceduto la gara.
Lo dimostra la dinamica di quanto avvenuto, le espressioni dei giocatori, la totale assenza di fischi o di altri elementi negativi. A conferma di ciò, nel constatare che questo episodio, davvero innocente, avesse poi generato il dispiacere personale di Francesco Acerbi (collega che tutti i giocatori del Milan rispettano) sia Tiémoué che Franck si sono pubblicamente scusati con lui. E come gesto innocente lo ha del resto, lucidamente, interpretato anche lo stesso Direttore Sportivo della Lazio, Igli Tare, che a fine gara ha dichiarato che si è trattato di uno "sfottò che fa parte di una partita accesa, non dobbiamo dargli grande importanza". Il Milan è fondato su valori come rispetto (in campo e fuori) equità, inclusione: Tiémoué e Franck conoscono, condividono ed esprimono quei valori tutti i giorni”. Un segnale distensivo che dovrebbe mettere il punto finale sulla vicenda.