Juventus-Atalanta, Allegri: "Addio? Il club mi ha comunicato la decisione venerdì"

Serie A

L'allenatore bianconero dopo la sua ultima all'Allianz Stadium: "Lascio un gruppo di grandi calciatori, pronto a vincere un altro campionato e a fare una grande Champions. Mio futuro? Allenerò solo davanti ad offerte totalmente convincenti, altrimenti sto fermo". Poi sul divorzio dalla Juve: "Decisione presa per il bene del club"

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I tifosi che lo salutano, i giocatori che gli regalano un ultimo punto all’Allianz Stadium. Con l’Atalanta non è stata una partita facile sul campo, ma la festa ci sarebbe stata anche in caso di sconfitta. Alla fine è arrivato un pareggio, anche se della partita – per una volta - in pochi hanno voglia di parlare. Nel post gara, a Sky Sport, ha parlato anche Massimiliano Allegri. Il cui divorzio dalla Juventus dopo cinque anni è notizia ancora troppo fresca per non ritornarci sopra: “Chi viene al mio posto? Non lo so, la società farà sicuramente la scelta migliore per portare avanti una squadra vincente – ha detto l’allenatore livornese – lascio un gruppo con ottimi calciatori. Pronto a vincere il campionato e a fare una grande Champions. Nel rapporto con l'Europa tutto l’ambiente è cresciuto fin dal primo giorno in cui sono arrivato qui. La spensieratezza dovrà essere l’arma per affrontare la competizione il prossimo anno”. Lui non ci sarà, però: “La scelta di separarsi mi è stata comunicata venerdì mattina, ma non ci sono dei motivi precisi. Sono decisioni della società. Dopo la riunione di giovedì sera avevo capito che non sarei più stato l’allenatore della Juve. Io e il presidente ci siamo confrontati una prima volta dopo l’Ajax. Lì l’idea era di proseguire insieme, poi le cose sono cambiate nell’ultimo mese e mezzo. Nella riunione fatta tutti quanti insieme non abbiamo parlato di contratto o di giocatori. Ho semplicemente capito che per il bene della Juventus era giusto dire basta. La società giustamente ha preso questa decisione, sennò a ottobre ci saremmo trovati in mezzo a delle problematiche difficili da risolvere”.

Sul futuro

In tanti si interrogano sul nome del prossimo allenatore della Juventus. Alcuni si chiedono anche cosa farà Allegri: “Io faccio sempre delle valutazioni tecniche sulla squadra – ha continuato Allegri - da lì nasce il mio divertimento di allenare. Devo essere sempre convinto di ciò che ho a disposizione. Se non mi diverto, smetto. Non sono un abitudinario, le cose mi vengono a noia. E poi devo essere me stesso, altrimenti mi è difficile lavorare”. Le squadre interessate non mancano: “Ma intanto, dopo la fine del campionato, mi fermo qualche giorno. Se poi non ci saranno delle proposte totalmente convincenti, allora posso stare anche un anno fermo. Altrimenti riprendo ad allenare, perché mi diverto. Intanto posso dire che sono felicissimo di aver allenato cinque anni qui. Forse, fra un po’ di tempo, mi renderò conto del buon lavoro che abbiamo fatto”.

La stagione

Ottavo titolo consecutivo, un’altra Supercoppa in bacheca. L’amarezza Champions: “Siamo arrivati al doppio confronto con l’Ajax in condizioni non ottimali – ha continuato Allegri - poi è stato sottovalutata una cosa, ovvero che dopo la sconfitta di Madrid ho deciso di mettere al sicuro il campionato. Tutti parlavano del ritorno con l’Atletico, ma a me interessava vincere a Bologna e a Napoli per mettere lo scudetto in cassaforte e per evitare le insidie delle ultime giornate. Poi abbiamo fatto un’impresa nella gara di ritorno e ci siamo ritrovati ancora in Champions, ma da gennaio abbiamo rincorso molti giocatori, facendo giocare anche qualcuno che non stava benissimo. Tutti dicono che il campionato sia facile, ma è stata la squadra a farlo diventare più facile. Vincere è sempre difficile, soprattutto lo è farlo per otto anni consecutivi”.