Juve, nuovo allenatore: i nomi e le ultimissime da Gianluca Di Marzio

Serie A

La Juve è pronta a voltare pagina per ricostruire un nuovo ciclo vincente. Il primo nodo resta la scelta del nuovo allenatore. I nomi più caldi sono quelli di Maurizio Sarri e Simone Inzaghi, come rivelato da Gianluca Di Marzio. Impossibile un ritorno di Conte ormai promesso sposo dell'Inter

SERIE A, GLI ORARI DELL'ULTIMA GIORNATA

NEDVED: "ABBIAMO IDEE CHIARE"

CONTE ALLA JUVE: ECCO PERCHÈ NON TORNERÀ

Si è conclusa una settimana intensa e ricca di emozioni per la Juventus. L'addio di Allegri e la festa allo Stadium dopo la gara contro l'Atalanta fanno da preambolo a ciò che succederà in futuro. Occorre scegliere l'allenatore della prossima stagione.  "Non abbiamo fretta, ma abbiamo le idee chiare", ha detto a Sky Pavel Nedved. Con faccia e smorfia da giocatore di poker che sa di avere il punto in mano. Perché se è vero che di nomi ne sono circolati tanti, forse il cerchio si sta stringendo. Due i nomi forti, al momento in pole: si tratta di Maurizio Sarri e Simone Inzaghi. Il primo si appresta a giocare la finale di Europa League e, nonostante la conquista del terzo posto in Premier ed un eventuale trionfo in Europa, potrebbe non restare sulla panchina del Chelsea. Il "Sarri-ball" è stato ampiamente contestato dai tifosi e il club potrebbe puntare sul ritorno (ma in panchina) della bandiera Franck Lampard, che si sta giocando la promozione in Premier con il suo Derby County, contro l'Aston Villa. Simone Inzaghi ha ancora un anno di contratto con la Lazio e sta trattando il rinnovo fino al 2022. Ma Lotito non si metterebbe di traverso se la scelta della Juve dovesse cadere su di lui. Proprio per evitare rimbarazzi, l'allenatore non ha parlato in conferenza alla vigilia del monday night col Bologna. Un indizio in più sul fatto che qualcosa, sotto traccia, si stia muovendo. Non è nella rosa dei candidati Antonio Conte che è destinato all'Inter. Ulteriori conferme sono arrivate a Gianluca Di Marzio anche dopo l'annuncio della separazione fra Allegri e i bianconeri. 

Come giocherebbe la Juve di Sarri

A Sky Calcio Club Fabio Caressa e i suoi ospiti si sono divertiti a immaginare una ipotetica formazione bianconera con Sarri in panchina, tenendo fede al suo modulo base e all'idea di calcio che l'ex allenatore del Napoli ha proposto in questi ultimi anni. Una formazione basata su un 4-3-3 con due esterni di difesa offensivi come Cancelo e Alex Sandro, un centrocampo misto di sostanza, qualità e corsa con Matuidi, Pjanic e Ramsey e un attacco che non prevede una vera prima punta ma Cristiano Ronaldo o Dybala con Douglas Costa a destra. Un parere qualificato lo da Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria: "Sarri farebbe giocare CR7 come centravanti, magari con meno compiti di quelli che aveva Mertens, poi bisognerebbe valutare la volontà del calciatore, perché la convinzione dei giocatori è una cosa importante". Marchegiani solleva il "problema" di valorizzazione della rosa: "Con una rosa come quella della Juve, Sarri dovrebbe avere una gestione diversa da quella che ha avuto a Napoli dove si è molto fidato dello stesso blocco giocatori, già al Chelsea è stato diverso".

Come giocherebbe la Juve di Simone Inzaghi

Si è ipotizzata anche la Juve di Simone Inzaghi. La differenza innanzitutto sta nel sistema di gioco: un 3-5-2 che porta con sé una incognita, ovvero il ruolo di centrale di destra che alla Juve manca. (Rugani in una difesa a tre sarebbe adattato). I giocatori che Sarri utilizzerebbe come esterni di una difesa a quattro ovvero Cancelo e Alex Sandro sarebbero i "quinti" di centrocampo, stessa struttura per quanto riguarda la zona centrale (Matuidi, Pjanic, Ramsey), differenza per quanto riguarda l'attacco dove, con le due punte centrali, non troverebbe spazio Douglas Costa ma ci sarebbero Cristiano Ronaldo e Kean o Dybala. Interviene ancora Giampaolo: "I moduli lasciano il tempo che trovano, Douglas Costa? Per me è un'ala, però dico che la Juve sceglierà l'allenatore in base alla filosofia che vuole dare alla squadra. Si parte prima dalla visione che il club ha, poi in base a quella visione verrà scelto l'allenatore". E ancora Marchegiani: "Non facciamo l'errore di pensare che Simone Inzaghi porterà per forza ciò che ha fatto alla Lazio, lui è un giovane e una delle sue migiori caratteristiche è quella di valorizzare i giocatori che ha a disposizione".