L’allenatore ha rilasciato un’intervista a Sky Sport: “Mi resterà sempre l’abbraccio del pubblico. La proprietà sta lavorando bene, i tifosi però si aspettano dei risultati. Ora attendo un buon progetto, non importa dove: basta che ci siano basi solide”
Sono passate soltanto poche settimane da quando Claudio Ranieri non è più l’allenatore della Roma, ma certe sensazioni non le ha ancora dimenticate. “Mi rimarrà per sempre l'abbraccio del pubblico, l'orgoglio di aver guidato la squadra del mio cuore e questo non si cambia con nulla” ha detto nell’intervista rilasciata a Sky Sport. Nell’ambiente romanista, specialmente dopo un anno turbolento come quello che si è concluso, resta ancora un po’ di perplessità sulle possibilità e la gestione della proprietà americana: “Credo che molto dipenda proprio dallo stadio e dalla possibilità di farlo. È logico che una società voglia fare le cose perbene, avendo uno stadio di proprietà ci possono essere introiti maggiori. Stanno lavorando bene ma il pubblico vuole i risultati del campo. L'importante adesso è trovare allenatore e direttore sportivo e che tutti remino dalla stessa parte”.
Prospettive future
“Mi auguro che la Roma possa lottare per il quarto posto. Il calcio è bello perché nulla è scritto, penso che col Leicester sia stato dimostrato e io auguro il meglio. A Totti faccio i miei migliori auguri, scegliendo me ha inciso molto: c'era chi voleva Paulo Sousa e lui invece ha detto che voleva me. Consigli a Daniele non ne ho, vuole giocare e gli auguro di giocare una squadra della sua dimensione. L'articolo di Repubblica mi è sembrato ad hoc per creare un po' di caos, sappiamo tutti da dove parte e lo sanno anche i tifosi” ha proseguito Ranieri. Che infine ha parlato di ciò che lo attende: “Aspetto un buon progetto, l'importante che ci siano basi solide. Il mio futuro è sicuramente in panchina, sono un uomo di campo”.