Al Salone d'Onore del CONI a Roma la conferenza stampa con cui Francesco Totti ha ufficializzato l'addio alla Roma: "Era meglio morire che vivere un giorno così. Mi dimetto, ma non per colpa mia. Mai stato coinvolto in un progetto tecnico. Con Franco Baldini zero rapporti, uno dei due doveva andarsene. Presidenti, dirigenti e giocatori passano, ma le bandiere restano. De Rossi meritava più rispetto. L'unico allenatore che ho chiamato di persona è stato Antonio Conte, tutto il resto è fantasia. Il futuro? Ho ricevuto offerte da squadre italiane. Mi prendo un mese per decidere, farò quello che mi renderà felice"
LA RISPOSTA DELLA ROMA A TOTTI - DUE OFFERTE A TOTTI DALL'ITALIA
TOTTI LASCIA LA ROMA: SU BALDINI E DE ROSSI - IL FUTURO
RETROSCENA CONTE - LE PAROLE DI ROSELLA SENSI - TAPPE DELL'ADDIO
Totti: Direi la verità, gli direi come stanno le cose, belle e brutte. Poi la decisione spetta a lui. Le cose belle sono la città, il mare, la montagna e i tifosi, che sono i più belli di tutti.
Totti: Certo, anche noi pensavamo così. Ma poi si sono venduti tanti giocatori. Di Francesco aveva chiesto 4-5 giocatori, non sono mai stati presi. E comunque Di Francesco non l'ho portato io, ma l'ha voluto Monchi. Le cose si devono sapere. Lui avrà sbagliato, ma dopo la semifinale di Champions aveva chiesto dei giocatori ma non gliene hanno preso nessuno.
Totti: Sì, sempre quello di direttore tecnico che penso sia quello che mi si addica di più.
Totti: La maggior parte dei dirigenti non volevano dare punizioni forti, ma invece nelle società forti queste cose non succedono e chi sbaglia paga. Nello spogliatoio deve esserci rispetto reciproco. Se si sbaglia, è giusto pagare per come la penso io.
Totti: Non mi sono mai espresso contro un giocatore, per rispetto. Mi chiesero un parere su un giocatore, io dissi che per me non era il caso di prenderlo perché non fa bene alla Roma e aveva avuto tremila infortuni e non si adattava nemmeno dal punto di vista tattico. Mi è stato detto che sono sempre quello che va controcorrente. Io avrei fatto un'altra scelta e quasi sicuramente ci avrei azzeccato sotto un altro punto di vista. Monchi non l'ho più sentito.
Totti: La fede resta quella e viene prima di tutto, non mi voglio esporre. Il rispetto verso la tifoseria è 100%, è il mio popolo e nessuno me lo toglierà.
Totti: Non sto parlando già da futuro dirigente, io ho avuto delle divergenze con la dirigenza attuale. Con un'altra proprietà sarò presente a 360°, mi dispiace dirlo qua perché non ci sarebbe stato proprio il bisogno se mi avessero dato l'opportunità di fare quello che volevo. Non mi sarei mai dimesso.
Totti: Per me non si rendono conto perché non vivono la quotidianietà. Non vivono nulla di Roma, stando sul posto è totalmente diverso. Loro, stando dall'altra parte del mondo, ricevono soltanto l'1% di ciò chesuccede qua. Ma in fin dei conti per loro non cambia nulla.
Totti: Ho sentito Lorenzo e gli ho fatto pure i complimenti per ieri, non ci credeva ma ci crederà. Gli ho promesso tante cose, e spero che queste cose possano accadere, perché è un ragazzo forte e speciale, una persona pulita e che può far bene alla Roma. La onorerà fino alla fine, perché è tifoso e qualche romano nella Roma serve sempre, fidatevi. Perché quando ci sono delle partite e magari qualcuno ride, sono cose che fanno girare le palle. Non farò mai nomi, ma la Roma deve stare al primo posto e se hai persone così in campo e dentro Trigoria non si va da nessuna parte. Se si è uniti non si deraglia, si può far qualcosa. Mancini è l'allenatore della Nazionale e spero possa far bene, deve essere bravo a portarla sul tetto d'Europa, io cercherò di portargli fortuna.
Totti: Sì è casuale, non ho mai pensato che ci fosse un altro 17 giugno importante nella mia vita. L'effetto spero sia positivo, che capisca le cose che non vanno. Lo avrei voluto fare io, ma non ho mai avuto l'occasione. Non è un attacco a Pallotta, perché conta solo la Roma. Lui deve essere bravo a cambiare registro da oggi in poi.
Totti: Non lo so, perché ci ho parlato una sola volta da vicino.
Totti: Lo ringrazio perché mi ha dato la possibiltà di rimanere alla Roma, facendomi conoscere una realtà sotto un altro punto di vista. E di questo lo ringrazio tantissimo. Anche perché non sputo nel piatto dove ho mangiato, io spero che porti la Roma più in alto possibile. Deve essere bravo a riconquistare la fiducia della gente. Spero che chi gli sta vicino gli dia indicazioni giuste.
Totti: Valuterò le offerte, ne ho ricevute da squadre italiane di cui una stamattina. Quali squadre non posso dirlo. Sono stato contattato dalla FIFA, dalla FIGC, tanto sono cose che sapete meglio di voi. Troppe cose le ho sapute prima dai giornali e poi dai diretti interessati, quindi immaginate che considerazione...
Totti: Dovreste chiedere a lui, io non so cosa rispondere: è una risposta sua personale. Sicuramente sarà sbagliato quello che dirò, per correttezza e rispetto non risponderò.
Totti: Io sono stato un peso per questa società. Perché mi è stato detto che sono un personaggio troppo ingombrante. Questa è stata più significativa, perché quando ti stacchi dalla mamma poi è dura...
Totti: Sicuramente se lo dovesse diventare mi chiamerebbe, visto che dite che è così tanto mio amico.
Totti: Nell'ultimo periodo ha cercato in tutti i modi di trattenermi, sempre per vie traverse. In due anni non ho mai sentito né lui né Baldini. Cosa dovrei pensare? Che sono benvoluto? Se avessero sbagliato qualcosa nella mia società, io avrei chiamato qualcuno. Invece non è mai successo.
Totti: Avrei voluto dare il mio contributo. Ci sono state troppe promesse ma solo poche sono diventate realtà e da tifoso mi dispiace, perché avrei voluto vedere la Roma competere ad alti livelli.
Totti: In alcune partite sì, anche perché resto tifoso della Roma, magari andrò in Curva Sud. E se non andrà a giocare altrove porto Daniele (De Rossi, ndr) con me e la andiamo a vedere insieme in curva.