Totti, addio alla Roma: "Mi dimetto, io tenuto fuori da tutto. Torno con altra proprietà"

Al Salone d'Onore del CONI a Roma la conferenza stampa con cui Francesco Totti ha ufficializzato l'addio alla Roma: "Era meglio morire che vivere un giorno così. Mi dimetto, ma non per colpa mia. Mai stato coinvolto in un progetto tecnico. Con Franco Baldini zero rapporti, uno dei due doveva andarsene. Presidenti, dirigenti e giocatori passano, ma le bandiere restano. De Rossi meritava più rispetto. L'unico allenatore che ho chiamato di persona è stato Antonio Conte, tutto il resto è fantasia. Il futuro? Ho ricevuto offerte da squadre italiane. Mi prendo un mese per decidere, farò quello che mi renderà felice"

LA RISPOSTA DELLA ROMA A TOTTI - DUE OFFERTE A TOTTI DALL'ITALIA

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RETROSCENA CONTE - LE PAROLE DI ROSELLA SENSITAPPE DELL'ADDIO

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Totti: "Ringrazio il presidente Malagò per avermi dato l'opportunità di essere qui. Alle 12:41 del 17 giugno 2019 ho mandato una mail alla Roma, dove ho dato le mie dimissioni. Speravo non ci fosse, invece è arrivato questo fatidico giorno. Per me è molto brutto e molto pesante, ma viste le condizioni era doveroso e giusto prendere questa decisione brusca. Non ho avuto mai la possibilità operativa di lavorare sull'area tecnica con la Roma".

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Inizia la conferenza stampa di Francesco Totti.
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Totti è arrivato al salone del CONI dove si terrà la conferenza stampa. L'ex capitano giallorosso si è fermato per farsi scattare alcune foto.

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Dopo l'addio di Daniele De Rossi, a cui la società ha scelto di non rinnovare il contratto, la Roma perderà anche Francesco Totti nel ruolo di dirigente.

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Pochi minuti alla conferenza stampa di Francesco Totti, in cui spiegherà la sua versione e i motivi dell'allontanamento dalla Roma.

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Intervistato da Sky Sport, Walter Veltroni ha analizzato così la situazione: "Credo che Francesco sia in grado di capire se un calciatore sappia giocare o meno. Avrebbe dovuto avere un ruolo vicino alla squadra. Il Milan richiama Maldini e Boban, il Chievo si affida a Pellissier, la Fiorentina ha contattato Batistuta: il calcio è un business ma è basato sul sentimento".
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Alla conferenza di Francesco Totti saranno presenti anche Candela, Tonetto e Aquilani (che hanno dei posti riservati), oltre alla sua famiglia.
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Ancora Candela, sempre dall'intervista al Messaggero: "In questi due anni si è sempre messo a disposizione, non è facile diventare un manager in poco tempo. Mi dispiace per la Roma e per lui, per il futuro me lo immagino come Figo e Ronaldinho, rappresentanti del calcio nel mondo".
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Anche Vincent Candela (compagno di Totti dal 1997 al 2005), intervistato dal Messaggero, ha commentato la vicenda: "Ancora non ci credo, Totti lontano dalla Roma è qualcosa di surreale, è difficile da immaginare. Doveva continuare a essere una risorsa per la società, ma non so cosa sia accaduto. Credo che dipenda dal rapporto con Baldini, pare che siano incompatibili. Il suo parere poteva contare davvero molto".
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Fabio Capello, allenatore dell'ultimo scudetto della Roma, ha parlato della vicenda Totti a Radio Anch'io Sport: "Francesco ha capito che fare il dirigente è diverso dal calciatore. I tifosi saranno sicuramente dalla sua parte, ma non so perché la società non sia riuscita a gestire questa situazione. Nei momenti difficili, non potendo essere incisivo come quando giocava, credo che preferisca lasciare".
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Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, si è espresso sull'imminente addio di Francesco Totti alla Roma. "Penso che, come tanti di noi, voglia fare qualcosa in cui si senta coinvolto appieno, con la sicurezza dei propri mezzi e delle proprie capacità" sono le parole riportate dall'ANSA.
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Francesco Totti dà l'addio alla Roma. Un'intera carriera da calciatore vissuta in giallorosso, dal 1989 al 1992 nelle giovanili e dal 1992 al 2017 in prima squadra

- di daniele.caiola

Poi due anni da dirigente che si concludono con la decisione dell'ex capitano. Più di una bandiera, un vero e proprio simbolo della Roma, oltre che uno dei più forti giocatori italiani di sempre.

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Uno scudetto vinto con i giallorossi il 17 giugno 2001: oggi, a distanza di 18 anni da quel giorno, la conferenza stampa in cui Totti spiegherà la sua scelta e i motivi da cui è nata.

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In giallorosso ha realizzato 307 reti in 786 partite. In Nazionale ha vinto il Mondiale del 2006.

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Le motivazioni della scelta

I motivi della sua decisione possono essere riassunte in 3 punti. Il primo riguarda il poco coinvolgimento nelle decisioni, a partire dalla scelta del nuovo Ds e del nuovo allenatore: nulla contro Petrachi e Fonseca, ma Totti avrebbe gradito una maggiore considerazione. Il secondo riguarda la sensazione che ci fosse in atto una strategia, con articoli di stampa, per metterlo in cattiva luce nell'ambiente romanista. Il terzo va ricercato nella lettera di Pallotta, che ribadisce la centralità nel progetto del Club del consulente Franco Baldini; di fatto, questa scelta del Presidente avrebbe ridotto il margine di manovra di Totti.

- di daniele.caiola