Mihajlovic in ospedale, iniziata terapia contro leucemia con un giorno di anticipo

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Dopo aver ricevuto tantissimi messaggi di sostegno e incoraggiamento per la sua battaglia contro la leucemia, l'allenatore del Bologna si è presentato in ospedale con un giorno di anticipo per iniziare la terapia

MIHAJLOVIC ALL'ALLENAMENTO DEL BOLOGNA. VIDEO

VIDEO. LA CONFERENZA STAMPA DI SINISA - VIDEO. L'ABBRACCIO DEI TIFOSI

IL PUNTO DEL DOTTORE

Sinisa Mihajlovic ha iniziato la sua battaglia contro la leucemia. L'allenatore serbo non ha voluto perdere tempo e si è presentato nel reparto di ematologia dell’Istituto Seragnoli del policlinico Sant'Orsola con un giorno di anticipo sulla tabella di marcia. La data fissata inizialmente era martedì 16 luglio, ma il serbo, d'accordo con lo staff medico del Bologna, ha iniziato la terapia nella giornata di lunedì, 24 ore prima. D'altronde Mihajlovic era stato chiaro in conferenza stampa, quando aveva preannunciato di voler intraprendere il prima possibile la sua lotta alla malattia: "Prima comincio le cure e prima finisco".

Mihajlovic, che in questi giorni ha ricevuto tanti messaggi di supporto da amici e colleghi, ha voluto ringraziare tutti con una lettera alla Gazzetta dello Sport: "Ci sono momenti nella vita in cui ti ritrovi a lottare contro un avversario difficile da superare o ad affrontare un problema che è complicato da risolvere - le sue parole - io vivo ora un momento così, però mi sento molto fortunato perché so di non essere solo. Accanto a me ho scoperto di avere un sostegno enorme. In questi giorni ho ricevuto un mare di affetto, solidarietà ed energia positiva che mi ha dato una incredibile, ulteriore, carica e la certezza che vincerò questa battaglia contro la leucemia. Ho ricevuto migliaia di messaggi. Vi assicuro che li ho letti tutti, uno dopo l’altro: ognuno ha rappresentato per me una carezza, un abbraccio e ha toccato il mio cuore".

"Grazie a tutti"

Potesse, Sinisa abbraccerebbe tutti: "Sono stati giorni duri e mi scuso se non ho risposto e ringraziato ognuno di voi - ha continuato - lo faccio qui, adesso, grazie alla Gazzetta dello Sport e al Presidente Urbano Cairo che mi hanno affettuosamente messo a disposizione questo spazio. Grazie per la vicinanza ai presidenti delle squadre in cui ho militato da giocatore o allenatore e a quelli per cui non ho mai lavorato ma mi hanno mostrato stima e affetto. Grazie agli ex compagni e avversari dei miei anni da calciatore, ai giocatori di oggi che ho allenato e a quelli che non ho mai guidato ma ugualmente mi hanno detto «Forza Mister». Grazie ai tifosi delle «mie» squadre e a quelli che invece ho affrontato vestendo un’altra maglia. Tanti di coloro che magari in passato in campo mi hanno fischiato e contestato, stavolta mi hanno incoraggiato e scritto «Non mollare Sinisa». Grazie a quanti nel mondo non solo dello sport ma anche della politica e dello spettacolo mi sono stati vicino. Grazie agli amici di una vita incontrati in tante città durante la mia carriera. E grazie alla gente comune, che non è famosa: chi mi conosce sa che valuto ogni uomo per come è e non per chi è. Dai messaggi di Capi di Stato (da non crederci...) alla letterina ricevuta da un bambino che ha disegnato un sorriso per me, siete stati tutti importanti. Grazie, grazie, grazie. Mi avete commosso. Ho finito le lacrime, ora sono pronto a combattere. Ci rivediamo presto".