Milan, Calhanoglu a Sky: "A Udine abbiamo sbagliato, ma siamo all'inizio. Serve tempo"

Serie A

Il numero 10 del Milan ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport dell’inizio di stagione dei rossoneri: "Contro l’Udinese non abbiamo fatto ciò che vuole Giampaolo, ma lo seguiamo e abbiamo bisogno di tempo. Il mercato? Io penso solo a lavorare. Obiettivo Champions? Pensiamo partita per partita"

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La stagione del Milan non è iniziata nel migliore dei modi, ma la sconfitta all’esordio in Serie A contro l’Udinese è solo un episodio da dimenticare al più presto. Parola di Hakan Calhanoglu, che alla terza stagione con la maglia dei rossoneri parla come un veterano. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Sky Sport, il turco ha fatto il punto della situazione. Calhanoglu ha analizzato non solo l’avvio di stagione del Milan, ma ha anche parlato del possibile stravolgimento tattico che ha in mente Giampaolo che porterebbe la squadra a giocare nuovamente con il 4-3-3: "A Udine penso che abbiamo sbagliato – ha esordito il numero 10 -, non abbiamo fatto bene ciò che vuole l’allenatore. Credo che anche l’Udinese ha avuto il merito di giocare bene contro di noi. Hanno chiuso sempre in mezzo, noi volevamo giocare in verticale ma loro sono stati bravi a impedircelo. Ma c’è bisogno di tempo, è soltanto la prima partita".

Le voci di mercato e l'arrivo di Giampaolo

Calhanoglu ha poi smentito le voci di mercato relative a una sua possibile partenza dal Milan e ha fatto un confronto tra Giampaolo e i suoi predecessori. "Non ho capito come mai tutti parlassero di offerte di mercato nei miei confronti – ha proseguito -, io non ci ho mai pensato. Questa comunque è una cosa che non riguarda me, se ne occupano i miei agenti. Io penso solo al mio lavoro, a giocare. L’allenatore mi ha provato anche in nuovi ruoli e per fare le cose nella maniera giusta c’è bisogno di lavorare. Che impatto ha avuto Giampaolo? Rispetto agli allenatori che c’erano prima, con lui il gioco è diverso. A Giampaolo piace giocare in avanti, in verticale. Quando perdiamo palla vuole che attacchiamo subito. Sono piccoli dettagli, ma siamo sulla buona strada. Abbiamo bisogno ancora di tempo, ma se faremo le cose bene si vedrà anche in campo. Con gli altri allenatori c’era un’altra filosofia, oltre che un altro sistema di gioco. Con Gattuso abbiamo giocato tanto con il 4-3-3 ma anche con il 3-5-2. Questo è il lavoro degli allenatori e noi ci dobbiamo adattare. Quest’anno è cambiato tutto".

Il cambio di modulo e la crisi di Piatek

Il turco, che nella prima giornata di Serie A è stato impiegato da regista nel 4-3-1-2, con il possibile ritorno al 4-3-3 dovrebbe agire nuovamente da attaccante e affiancare Piatek, ancora a secco di gol in questa stagione. "Tornare in attacco? Noi vogliamo fare tutto ciò che vuole l’allenatore al 100% - ha chiarito -, con grande mentalità e positività. Però c’è bisogno di tempo per capire bene tutto. Sarà bello giocare a San Siro pieno, è sempre bello quando ci sono tanti tifosi e spero che con il Brescia potremo fare una bella partita per ripagarli. Il momento di Piatek? Gli manca il gol, ne parliamo sempre. Ha cambiato numero, ha preso il 9 e in tanti gli chiedono perché lo abbia fatto. Lui è un attaccante forte, appena farà gol tutti saremo contenti. Ma ci sta di non segnare ogni tanto: lui gioca per noi e noi giochiamo per lui".

L'obiettivo Champions e i nuovi arrivi

In chiusura Calhanoglu ha parlato del livello della Serie A, dell’obiettivo Champions League per il Milan e dell’impatto dei nuovi arrivi sull’universo rossonero. "Il campionato è tornato a un grande livello. Noi comunque dobbiamo pensare partita per partita. Non è buono parlare adesso e dire che saremo in Champions il prossimo anno – ha avvertito -, dobbiamo lavorare. I nuovi arrivi? Mi piacciono tutti i nuovi acquisti, hanno grande carattere e grande cuore. Mi piace come sono arrivati e come si sono messi a disposizione. Ovviamente hanno bisogno di tempo, ma siamo sulla buona strada".