Vialli dice sì all'azzurro: "Ripartendo con Roberto mi sento in buone mani"

Serie A

L'ex attaccante parla per la prima volta della trattativa per l'acquisto della Samp. "E' fallita per un motivo molto semplice: con Ferrero non abbiamo trovato accordo sul prezzo. Per Gianluca c'è allora pronto il ruolo di capo delegazione azzurra. "Con Mancini mi sento in buone mani"

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Per Gianluca Vialli si è chiusa una porta, quella della Sampdoria. E' infatti di pochi giorni fa la notizia del mancato accordo tra la CalcioInvest (che aveva individuato nell'ex blucerchiato la figura di presidente in caso di acquisto del club) e Massimo Ferrero. E l'ex attaccante ne spiega oggi per la prima volta il motivo. 

"Molto semplice: con Ferrero non abbiamo trovato l'accordo sul prezzo. Non è colpa di nessuno. Chi vende ha un'idea, chi compra un'altra: Ferrero ha fatto un prezzo e non è stato possibile trovare un punto di incontro", ha spiegato Vialli, oggi ambasciatore dei volontari di Roma Euro2020, in un incontro organizzato nella sede del ritiro della Nazionale.

"Ci spiace che questa cosa sia diventata pubblica e abbia in qualche modo condizionato l'umore e i risultati della squadra, ma abbiamo la coscienza pulita: negli ultimi 13 mesi abbiamo fatto soltanto due comunicati ufficiali e questa è la prima volta che ne parlo. Dispiace perchè, a parte il tempo e le energie investite, ero convinto di poter fare un buon lavoro anche grazie alle persone che già lavorano nella società e alle quali non è riconosciuto il giusto merito, anche perchè se li prende tutti lui (Ferrero, ndr). Avrei lavorato con passione, coraggio, umiltà per poter rappresentare il popolo sampdoriano nel migliore dei modi. Possibilità che la trattativa si riapra? Non so rispondere a questa domanda"

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E allora per Gianluca si (ri)apre la porta della Nazionale: a novembre Gianluca tornerà ufficialmente nella famiglia azzurra, allenata ora dal suo grande amico Mancini. Per lui è pronto il ruolo di capo delegazione, messo sul tavolo dal presidente Figc, Gabriele Gravina. "Lo ringrazio per avermi aspettato. Oggi sono qui in veste di ambasciatore dei volontari di Euro2020, nei prossimi giorni parleremo di come allargare il mio contributo. Non ci sono tempistiche ma spero di essere qua il prossimo raduno della Nazionale, non da invitato ma con un ruolo definito. Ripartendo con Roberto mi sento in buone mani"

Il via libera di Vialli al ritorno in azzurro era piuttosto legato alle sue condizioni di salute: "Da marzo sto facendo altre cure, dovevo essere in condizioni fisiche e mentali per prendere questo impegno. Sto bene, bisogna avere pazienza, è dura più di quanto uno possa sperare. Ma i risultati sono positivi e non ha senso che io non continui a fare una vita normale: lavorare fa parte di questo, tutto va nel migliore dei modi. Oggi ci sono le condizioni giuste per cominciare"