L’amministratore delegato dell’Inter non mette pressioni alla squadra: "Non c’è quest’anno l’obiettivo di vincere il campionato. È un anno di partenza in percorso graduale di crescita. A gennaio puntelleremo il centrocampo dove c’è rischio di defezioni"
La crescita dell’Inter, gli obiettivi e il momento della squadra: Beppe Marotta ha fatto il punto, intervistato in un’intervista rilasciata a Sky Sport. "Con Antonio Conte non mi meraviglio dei risultati, anche nelle difficoltà ne riusciamo a centrare alcuni importanti. Cerchiamo di migliorare, di aumentare la determinazione, è quello il nostro obiettivo e per il momento i risultati ci stanno dando ragione. Il percorso è migliorato a luglio nel ritiro di Lugano" ha detto l’amministratore delegato a margine di una premiazione a Reggio Calabria. Ma bisogna tenere a freno l’euforia: "Lo scudetto non è il traguardo che ci siamo posti quest’anno. Vogliamo riportare questa squadra in alto, ma il processo è graduale. È un anno di partenza, ci sono ancora degli aspetti da migliorare e certamente ci lavoreremo. Ma ci deve essere serenità, senza pressioni. La maglia dell’Inter è molto pesante, è un club ricco di successi".
Il momento dell’Inter
"Ci sono tanti appuntamenti – ha proseguito Marotta – con tanti infortuni crescono anche le preoccupazioni. L’apprensione è legittima ma affronteremo il mercato di gennaio guardando a ciò che ci sarà. Il centrocampo bisogna puntellarlo, c’è il rischio di defezioni". Il dirigente ha concluso guardando alla situazione in Champions League: "Il girone è difficile, il Borussia Dortmund è una squadra ostica, lo Slavia non fa regali e ha fatto soffrire il Barcellona. Servirà la stessa voglia dimostrata nell’ultima partita con i tedeschi e così l’obiettivo qualificazione sarà alla nostra portata".