Una punizione dello spagnolo, entrato dalla panchina, ha regalato il successo alla squadra di Pioli, ora a quota 13 punti in classifica. Rossoneri vicini al raddoppio in un paio di circostanze e bravi a resistere senza troppi affanni all'assalto finale degli avversari. La squadra di Semplici non guarisce ancora dal mal di trasferta: 0 punti e gol lontano dal Paolo Mazza
MILAN-SPAL 1-0 (guarda gli highlights)
Suso 63'
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Duarte, Musacchio (46' Calabria), Romagnoli, Hernandez; Paquetà (88' Bonaventura), Bennacer, Kessiè; Castillejo (57' Suso), Piatek, Calhanoglu. All: Pioli.
SPAL (3-5-2): Berisha; Cionek, Vicari, Tomovic; Strefezza (83' Paloschi), Missiroli (71' Valoti), Murgia, Kurtic, Reca (82' Sala); Petagna, Floccari. All: Semplici
Ammoniti: Duarte, Donnarumma, Calhanoglu, Bennacer (M), Floccari, Vicari, Cionek, Kurtic (S)
Suso, l'uomo più criticato e discusso del momento, trascina per una notte il Milan lontano dalla crisi. I rossoneri sconfiggono la Spal per 1-0 con una punizione dello spagnolo al 63', appena sei minuti dopo il suo ingresso in campo. Suso aveva iniziato la partita come escluso illustre, seduto in panchina dopo un inizio di stagione spento, senza gol e senza guizzi del suo mancino. Alla fine però, è stata una delle sue specialità a regalare a Pioli la prima vittoria sulla panchina rossonera. Una punizione a giro perfetta, che non ha lasciato scampo a Berisha. Capacità di avere fiducia nei propri mezzi, anche nel peggiore dei momenti.
Quello di cui aveva bisogno una squadra che, anche stasera, è apparsa a tratti bloccata, più demoralizzata che caricata dai fischi del pubblico. Soprattutto in un primo tempo in cui, traversa di Castillejo a parte, si è fatta vedere poco dalle parti di Berisha. Piatek, per la prima volta titolare con Pioli, è stato rifornito poco, Paquetà e Calhanoglu si sono persi spesso al momento di concretizzare e tanti errori a inizio azione hanno reso la manovra lenta e prevedibile. La Spal si è difesa con ordine, ha provato anche a fare la partita, ma ha mancato di qualità in avanti, non riuscendo mai davvero a impensierire Donnarumma, nè prima e nè dopo il gol incassato.
Il Milan ha invece preso fiducia dal gol di Suso e ha rischiato di segnare il 2-0 in più di qualche occasione. Hernandez, ancora il più continuo dei suoi, ha continuato a spingere, Kessie ha smesso di sbagliare, Paquetà ha iniziato a rendersi più pericoloso e Piatek per una sera si è accontentato di mandare in porta i compagni. Sintomo di uno sforzo collettivo necessario per interrompere una striscia casalinga preoccupante. Per il Milan è soltanto la seconda vittoria a San Siro. I punti in classifica sono ora 13, un piccolo salto nella colonna di sinistra che vuol dir poco, ma permette di affrontare con meno stress i prossimi impegni contro Lazio, Juventus e Napoli, non una passeggiata.
La Spal invece paga ancora la mancanza di trasformare la sua organizzazione sul campo nella capacità di creare occasioni nitide. Lontano dal proprio stadio, la squadra di Semplici non ha fatto un punto e non ha segnato neppure un gol. In classifica resta il penultimo posto, ma nel prossimo turno lo scontro diretto contro la Sampdoria rischia di far sprofondare i biancoblù ancora più a fondo.