Dopo le vittorie contro Bologna e Atalanta, il Cagliari ospita la Fiorentina per rimanere in zona Europa League. "Sarà sempre più difficile, ma noi dobbiamo continuare ad avere fame. Europa? Per ora non ne voglio parlare", le parole di Maran
Dopo due vittorie consecutive e il record in classifica nell’era dei tre punti, il Cagliari ospita la Fiorentina di Montella per continuare ad inseguire il sogno europeo: “Affrontiamo una squadra in forma, sarà una partita molto aperta. L'entusiasmo va bene ma noi dobbiamo sempre avere fame. Oggi magari gli avversari ci guardano con maggiore rispetto, ma buone prestazioni e risultati non arrivano in automatico: sappiamo che sarà sempre più difficile e lavoriamo per crescere" ha detto l’allenatore dei sardi Maran. "Anche senza Ribery la Fiorentina è una squadra che ormai ha trovato la sua identità. Ha diverse soluzioni in attacco e noi dovremo essere bravi a leggere subito anche le loro intenzioni. Tenendo anche presente che hanno davanti uno tra gli attaccanti che in questo campionato tira di più in porta, Chiesa".
"Tatuaggio? Di Europa non voglio neanche sentir parlare"
In settimana il compleanno di un simbolo del Cagliari, Gigi Riva che ha fatto i complimenti alla formazione di Maran: "Fa effetto sapere che un simbolo come lui ci guarda con attenzione, ci riempie di orgoglio e responsabilità. Ci ha trasmesso con grande saggezza determinati concetti che ho voluto fare miei e devono diventare di tutta la squadra". Poi sui tifosi: "Bello sentire il loro entusiasmo e vedere riconosciuto da parte dei tifosi quello che stiamo facendo in campo. Deve essere un'ulteriore prova di quello che rappresentiamo di cosa dobbiamo mettere in campo". Sui singoli invece: "Joao Pedro? Si tratta di un giocatore che ha fatto e farà alla grande nei prossimi anni. Sta vivendo un buon momento e spero che questo rinnovo sia un ulteriore spinta per lui. Simeone? Si è calato in questa realtà sin dal primo giorno, arriva al campo ogni giorno per migliorarsi e per un giocatore non c'è cosa più bella. Sono convinto che per come vive lui il calcio migliorerà ancora tantissimo. Oliva? "È un ragazzo che da gennaio ha lavorato a testa bassa. Non è un campionato semplice, doveva migliorare. Sono contento di quello che ha fatto". Infine conclude sulla promessa di un tatuaggio in caso di qualificazione europea: "Dell'obiettivo Europa League non voglio neanche parlare, viviamo alla giornata. Era una battuta, uno scherzo che nel contesto in cui eravamo ci stava. L'Europa League è un aspetto del quale nemmeno dobbiamo parlare in questo momento".