L'allenatore bianconero sulla sostituzione di Cristiano Ronaldo: "Gioca nonostante non sia in condizioni ottimali. L'ho tolto perché non l'ho visto benissimo, ha un problema che lo condiziona. La reazione ci sta, quando dai tutto e vieni sostituito ci sono i cinque minuti di arrabbiatura. A un allenatore fa anche piacere quando un giocatore si arrabbia per una sostituzione, mi preoccuperebbe il contrario”.
Maurizio Sarri toglie ancora Cristiano Ronaldo, stavolta dopo appena 55 minuti e inserisce Paulo Dybala, che segna e fa vincere la partita alla Juventus. I bianconeri si riprendono il primo posto, battendo per 1-0 un buon Milan all'Allianz Stadium. Il commento di Maurizio Sarri, che parte proprio dalla sostituzione di CR7: "Ronaldo non è un problema – ha dichiarato l'allenatore bianconero a Sky Sport - Innanzitutto bisogna ringraziarlo, perché si è messo a disposizione della squadra nonostante non fosse in condizioni ottimali. Cristiano negli ultimi 20-25 giorni soffre per un problemino che lo sta condizionando tantissimo e gli impedisce di allenarsi come vorrebbe. Avevo preventivato il part-time, per lui come per Dybala, che in settimana ha avuto un attacco gastrointestinale. L'ho sostituito perché non l'ho visto benissimo, ma alla base c'è che si è messo a disposizione nonostante non fosse al meglio. Il ragazzo nell'ultimo mese ha avuto questo problema al ginocchio per un colpo in allenamento, da allora ha un risentimento al collaterale. Quando si allena ad alta intensità o quando gioca va incontro a squilibri e a dolori al polpaccio e agli adduttori, per questo motivo non può allenarsi più di tanto e ha difficoltà quando calcia. Questo acciacco lo sta condizionando. La reazione dopo la sostituzione? Penso ci sarà un po' di tolleranza, quando togli un calciatore che sta provando a dare tutto ci sono i cinque minuti di arrabbiatura. Credo sia normale, alla fine a un allenatore fa anche piacere quando un giocatore si arrabbia per una sostituzione, mi preoccuperebbe il contrario. E' andato via prima della fine? Non so, non sono entrato
nello spogliatoio. Se è vero dovrà discuterlo con i suoi compagni di squadra. Ma, ripeto, nelle sue condizioni tanti altri non avrebbero giocato, bisogna solo ringraziarlo, dopo tutto quello che ha vinto e' bello che voglia dare una mano alla squadra a tutti i costi".
"Spirito giusto, ho visto voglia di vincere e sacrificarsi"
Sulla partita, aggiunge: “Siamo stati disposti anche a soffrire, lo spirito è quello giusto. Dobbiamo fare meglio a livello di qualità, abbiamo sbagliato tanto in costruzione regalando palle anche banali. Ma la voglia di vincere e sacrificarsi è stata espressa ad alti livelli, questo è un aspetto importante. Non si può avere il controllo della partita senza pressione alta, soprattutto contro avversari di qualità. Quindi è un qualcosa che stiamo facendo peggio, non una richiesta tattica. Ma se fai 7 partite in 20 giorni all'ultima ci sta di non essere brillanti, si spendono tante energie e si arriva scarichi mentalmente. La squadra sta facendo passi in avanti, lo spirito mi è piaciuto. Il Milan ha tirato in porta, ma sono state quasi tutte conclusioni da fuori area. A livello difensivo abbiamo fatto una discreta partita".
Dybala: "Duello con l'Inter? Ancora presto"
Decisivo Paulo Dybala, questa la sua gioia: "Per tutti, al di là di chi fa gol, è importante vincere. La squadra non ha espresso il miglior gioco, ma bisogna vincere in qualsiasi modo perché lo scudetto è il nostro primo obiettivo. Il Milan magari non ha iniziato bene quest'anno ma è sempre una grande squadra. Tutta la squadra è stata brava, non era facile. Gol di destro? Nessuno se lo aspetta, è capitato perché potevo fare solo quello, per fortuna è uscito quel tiro. Duello Juve-Inter? Manca ancora tanto, l'importante è aver vinto questa partita".