Serie A, Top 11 dei migliori giocatori per rendimento: sorprese del campionato
Svalutazione: eccolo lo spauracchio di ogni società, alla ricerca dell’equilibrio perfetto tra fair play finanziario e acquisti, giovani da lanciare e promesse da mantenere. Alla ricerca soprattutto del jolly perfetto, perché una stagione non fa un giocatore e dopo 12 giornate – praticamente 1/3 di campionato – è saltata fuori più di qualche sorpresa. Ecco la formazione ideale scelta dopo questa prima parte di campionato
ROBIN OLSEN. Da oggetto misterioso della Roma a supereroe tra i pali del Cagliari. Il portiere svedese è arrivato in Sardegna per sostituire l'infortunato Cragno: un compito non semplice, visto il rendimento dell'italiano nella passata stagione. Eppure il classe '90 è riuscito a non far pesare la sua assenza, contribuendo al grande avvio di stagione dei rossoblù
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MARASH KUMBULLA. In difesa spazio soprattutto a delle sorprese, come il difensore nato in Italia da genitori albanesi. Classe 2000, contava appena una presenza in B prima di questa stagione, ma non ha risentito minimamente dell'ingresso nel grande calcio. Senso dell'anticipo, bravo nell'uno contro uno, ha conquistato Juric e larga parte degli osservatori. Se il Verona è la seconda miglior difesa del campionato non è poi un caso
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CHRIS SMALLING. Al suo fianco trova spazio un giocatore con moltissima più esperienza, ma che negli ultimi anni si era un po' perso, finendo progressivamente fuori dai radar del Manchester United. Arrivato nella capitale in prestito oneroso, dopo qualche acciacco iniziale si è rigenerato ed è diventato un punto fermo della difesa della Roma. Quasi insuperabile nei duelli, ha restituito solidità al reparto dopo la partenza di Manolas in estate
ANDREA CISTANA. Fresco di convocazione in Nazionale, il difensore 22enne va a completare il pacchetto arretrato. Il suo giovane cammino è fatto di step e gavetta, la stessa che gli ha permesso di passare dalla Serie D alla A nel giro di quattro stagioni. Il suo rendimento è in continua crescita e neanche la sfida della massima serie lo ha frenato, al punto da diventare un punto di riferimento imprescindibile per il Brescia
ANTONIO CANDREVA. L'anno scorso era uno dei giocatori meno apprezzati dai tifosi, quest'anno si sta prendendo la sua rivincita. L'esterno romano, alla quarta stagione con la maglia dell'Inter, si inserisce di diritto negli uomini rivalutati da Antonio Conte. Ha saltato solo due delle 12 giornate disputate fin qui e il suo contributo in zona gol si è fatto sentire, con 2 gol e un assist messi a segno
SANDRO TONALI. Un altro che non ha risentito del salto di categoria è proprio il centrocampista del Brescia. Considerato uno dei più importanti prospetti del calcio italiano, il 19enne è già andato ben oltre le aspettative, confermando un talento fuori dal comune. Ha saltato solo 11 minuti in questo avvio di stagione, confezionando una rete e due passaggi vincenti
GAETANO CASTROVILLI. Sorprendente è stato anche l'impatto del centrocampista viola. Paragonato dal suo allenatore, Vincenzo Montella, a una leggenda della Fiorentina come Antognoni, è sempre partito titolare in questa stagione. Autore di 3 gol fin qui, la qualità e la quantità messe in mostra hanno convinto anche il Ct Mancini a convocarlo: la sua carriera è destinata ancora a crescere
THEO HERNANDEZ. Decisivo tre volte in fase offensiva (2 gol e 1 assist), solo una sua rete ha portato fin qui punti al Milan. Nonostante questo, però, da quando è rientrato dall'infortunio di inizio stagione e ha preso il posto a Rodriguez, l'efficacia dei rossoneri da quel lato di campo è notevolmente cresciuta. Reduce da un'esperienza con poche presenze con il Real, il francese sta mettendo in mostra il suo talento e si può considerare uno dei migliori nel suo ruolo del nostro campionato
DEJAN KULUSEVSKI. L'Atalanta era consapevole di avere in casa un gioiello, ma tra giocare in Primavera e in Serie A c'è una certa differenza. Eppure lo svedese, in prestito al Parma, ha dimostrato di non subire le maggiori responsabilità. I suoi lampi di classe stanno contribuendo all'ottima stagione dei gialloblù, nella quale ha già realizzato 2 gol e 5 assist
STEFANO SENSI. Al Sassuolo non era un titolare inamovibile ma, nonostante questo, il salto di qualità ha consegnato a Conte un giocatore maturo e pronto a caricarsi la squadra sulle spalle. Rimasto out nelle ultime settimane a causa degli infortuni, è stato uno dei trascinatori dell'Inter nella prima parte di stagione. I 3 gol e 4 assist messi a segno sono alcuni dati che certificano il suo alto rendimento
GONZALO HIGUAIN. Per gran parte dell'estate è stato in bilico tra la possibilità di restare alla Juve e quella di andare via. Alla fine, però, la sua ostinazione a rimanere e la chance di lavorare ancora con Maurizio Sarri, gli sono valsi la permanenza e i fatti gli stanno dando ragione. Il Pipita, dopo un anno da incubo tra Milan e Chelsea, si è rigenerato ed è diventato fondamentale nel gioco bianconero. Il suo lavoro di squadra e i soliti gol hanno restituito un giocatore rigenerato ai campioni d'Italia
ROLANDO MARAN. Ad orchestrare questo 11 ideale ci starebbe bene l'allenatore del Cagliari, rivelazione di questa prima parte di campionato. La formazione sarda non faceva così bene in Serie A da 50 anni, stagione dello scudetto, e gran parte del merito non può che essere attribuito al suo mister. Ha inserito benissimo i nuovi innesti e consolidato la fiducia nel gruppo storico: ingredienti che hanno portato i rossoblù nella zona alta della classifica
ALEX MERET. La formazione titolare restringe la possibilità di scelta, ma in questo avvio di stagione sono più di 11 i giocatori che hanno sorpreso per il loro rendimento. Abbiamo deciso, dunque, di schierare anche una possibile panchina che, tra i pali, vede il portiere del Napoli. Al suo secondo anno in azzurro, Meret sta confermando di avere quelle qualità che gli attribuivano da giovane. Grandi interventi e un rigore parato nei suoi 8 gettoni in questa Serie A
MARTIN CACERES. I 32 anni sul groppone e, soprattutto, le poche presenze raccolte negli ultimi anni potevano far dubitare della sua utilità nell'organico della Fiorentina. Il difensore uruguaiano, invece, ha dimostrato di poter dire ancora la sua in Serie A ed è diventato uno dei giocatori più importanti a disposizione di Montella. La sua esperienza sta facilitando la maturazione dei più giovani e gli infortuni sembrano finalmente avergli lasciato tregua
JAVIER PASTORE. L'argentino rappresenta perfettamente il concetto di giocatore rigenerato. Arrivato la scorsa stagione alla Roma, in un'annata che non lo ha visto praticamente mai protagonista in positivo, il Flaco ha ritrovato la giusta condizione psico-fisica ed è stato sempre stato schierato nelle ultime settimane da Fonseca. Qualità e quantità che lo hanno rivalutato anche agli occhi dei tifosi, decisi a godersi finalmente il suo talento, rimasto a lungo inespresso
RADJA NAINGGOLAN. Un altro giocatore che ha vissuto un percorso simile è il Ninja rossoblù. Tornato al Cagliari, squadra nella quale era esploso in Serie A, ci ha messo poco a riconquistare il popolo sardo e diventare uno dei trascinatori dei suoi. Condizione fisica ottimale e continuità che gli hanno permesso, arrivati alla 12^ giornata, di mettere la firma già su 2 gol e 4 assist
RAFAEL LEAO. Chiudiamo, infine, con l'attaccante portoghese, una delle poche note liete di questo avvio di stagione rossonero. L'ex Lille ci ha messo un po' per ritagliarsi il suo spazio, ma col passare del tempo ha guadagnato un minutaggio importante, sufficiente per mostrare qualche lampo di classe e regalare speranza ai tifosi. Strepitoso il suo primo gol in A, segnato alla Fiorentina
Sicurezze, ma non solo. Tante squadre di A hanno fatto il salto di qualità in queste prime 12 giornate grazie all'alto rendimento di giocatori con scarsa esperienza, che hanno sorpreso per il loro impatto, o rigenerati, perché rivalutati dai nuovi allenatori o perché ripartiti da altre realtà. Ne esce fuori un 3-4-2-1 niente male, ma c'è spazio anche per possibili riserve che hanno registrato una media voto più che sufficiente fin qui. Ecco la formazione ideale
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