L’ex amministratore delegato del Milan, attualmente al Monza, ha svelato alcuni retroscena: "Ho corteggiato a lungo Conte e sono stato vicino a Sarri. Se fossi rimasto ai rossoneri avrei provato a prendere Icardi: è un attaccante straordinario"
Trentuno anni di Milan, poi il progetto ambizioso di portare il Monza nel calcio che conta: Adriano Galliani continua ad essere una presenza importante nel mondo del calcio. Ospite di Tiki Taka, il dirigente ha parlato del momento attuale dei rossoneri, a cominciare dalla suggestione Ibrahimovic: “Ho un bellissimo ricordo di lui, se è in forma è ancora un fenomeno. Non è giusto che io parli del Milan, è gestita da un presidente che è mio amico e tra i dirigenti ci sono due monumenti come Maldini e Boban. Spero che possa riprendersi, ma non è gusto che ex dirigenti sputino nel piatto dove hanno mangiato. In passato ho corteggiato a lungo Conte e sono stato vicino a Sarri. Se fossi rimasto al Milan avrei provato a prendere anche Icardi, è un attaccante straordinario. Giampaolo lo volevo nel 2016, ma i cinesi preferivano Montella e alla fine l'hanno spuntata loro: va bene così, con lui abbiamo vinto il nostro ultimo trofeo”. Galliani ha quindi analizzato la corsa a due per la vetta della classifica: "Conte ha ragione quando dice che senza l'Inter la Juve avrebbe già vinto il nono scudetto di fila. Ormai è l'unica squadra che può contendere la vittoria ai bianconeri".
Il Milan del passato
La Juve attuale porta a fare tanti paragoni col Milan del passato. La situazione di Dybala e Higuain, prossimi alla cessione in estate e ora punti di forza, ha ricordato un caso analogo: "All'epoca avevo venduto Serginho e Boban, che alla fine sono rimasti e hanno fatto bene: il mercato è così. La sostituzione di Ronaldo? Mi ricorda quando Sacchi teneva fuori Van Basten e su come reagiva mi avvalgo della facoltà di non rispondere...". Il ricordo più bello è ancora vivido nella mente di Galliani: "La prima Champions vinta non si scorda mai: Milan-Steaua Bucarest a Barcellona, in uno stadio tutto rossonero. Ricordo l'euforia della gente, c'erano migliaia di tifosi per le strade. Spero che Daniel Maldini possa fare come suo papà Paolo e suo nonno Cesare e alzare anche lui una Champions".
Sì al VAR
Il VAR è una delle innovazioni più importanti degli ultimi anni. "Dopo il gol di Muntari che non fu assegnato sono assolutamente favorevole ad ogni tipo di tecnologia legata al calcio. Di certo è uno strumento che va migliorato, ma ora si hanno più certezze e meno sospetti. Non si può tornare indietro. Sono felice anche del fatto che sarà presente in Serie B dall’anno prossimo: le persone così sono più tranquille" ha proseguito Galliani.
Galliani e il Monza
"Sono nato e cresciuto a Monza, quando cominciai a lavorare con Berlusconi gli chiesi di poter seguire sempre la squadra in casa e in trasferta. Il Monza è la mia vita, è casa mia. Diciamo che ho fatto 31 anni di prestito al Milan e sono tornato al Monza. Quest’anno vogliamo andare in Serie B, Brocchi sta facendo bene e la squadra esprime un buon calcio. Abbiamo un discreto vantaggio, speriamo di mantenerlo fino alla fine" ha concluso.