Il 4-1 sulla Fiorentina certifica la crescita costante della squadra di Fonseca. Collettivo e singoli. Con un Kolarov da record su calcio piazzato
La Roma chiude coi fuochi d'artificio il 2019. Un capodanno in anticipo visto il finale scoppiettante dell'anno sotto la gestione Fonseca. Contro la Fiorentina è arrivata una bella vittoria, convincente e di qualità, sotto il profilo del collettivo e per le prestazioni dei singoli. Il solito Dzeko, Kolarov, Pellegrini e Zaniolo. 4-1. Punteggio, forse, troppo severo per la Fiorentina, ma che esalta come meglio non avrebbe potuto una squadra sempre più quarta in classifica, e non poi così tanto lontana dal primo posto della Juve (a +7 a parità di partite giocate). La zona Champions è invece salda: merito di quattro vittorie nelle ultime cinque partite (insieme al pari di San Siro contro l'Inter). E sette successi nelle ultime nove allargando ulteriormente il conto delle gare. Nelle ultime cinque sfide di A i giallorossi di Fonseca hanno realizzato 2.6 gol di media a match, e sono già la squadra italiana da aver mandato a segno più giocatori diversi in tutte le competizioni in questa stagione (ben 14). Numeri del collettivo a cui si sommano quelli, sempre ottimi, dei singoli. Il solito Dzeko (già a sole due lunghezze dalle reti collezionate nell'intero scorso campionato) ha aperto le marcature contro la viola, fornendo poi ben due assist nel secondo tempo: terza occasione in cui il bosniaco riesce in questo speciale tris con la maglia della Roma. E se il migliore in campo, a dispetto della prestazione del numero 9, è stato Lorenzo Pellegrini, questo la dice lunga sull'impatto dell'ex Sassuolo sul match. Una sua magia inventa l'1-0. Poi il gol che chiude i giochi. Ciliegina sulla torta quello di Zaniolo, che ha già eguagliato il proprio numero di gol messi a segno nell'intero scorso campionato: quattro (dati Opta).
Ancora Kolarov
Capitolo a parte per Aleksandar Kolarov, che ancora una volta ha dimostrato di essere un autentico cecchino su calcio piazzato. Per lui sono già cinque le reti in campionato, tutte arrivate da fermo. Il difensore goleador della Roma, nella serata del Franchi, ha ulteriormente ritoccato le sue statiche: 9 i gol realizzati nel 2019 (l'ultimo difensore ad aver fatto meglio in un anno solare di A era stato Massimo Oddo - 10 nel 2006), e ben 12 gol su punizione diretta dal 2007-08 (la sua prima stagione in Italia), almeno cinque in più di qualsiasi altro difensore nei top 5 campionati europei. Ma non solo. Perché per Kolarov il numero di reti con la maglia della Roma è salito a quota 15 (di cui 12 da calcio piazzato), e a quota 12 - come già detto - quello dei centri arrivati esclusivamente da punizione diretta in carriera: addirittura il 38% del suo bottino totale. Tre quelle di quest'anno. Meglio di lui nei migliori campionati d'Europa? Soltanto uno. Il suo nome è Lionel Messi.