L'attaccante bianconero a DAZN: "In Italia non è facile fare gol, ma i difensori migliori sono quelli con cui mi alleno ogni giorno. L'Europeo la vittoria più bella. Critiche? So chi sono io, alla fine della storia mi applaudiranno tutti"
Fame di Juve e di trofei, ricordi di grandi gol e un futuro... non da allenatore: "Non credo, in questo momento non mi interessa. Poi, mai dire mai...". Cristiano Ronaldo si racconta a DAZN: "A 18 anni pensi solo a divertirti, sono felice anche adesso ma vedo tutto in modo differente. Voglio i trofei, la mia priorità. E giocare bene ancora qualche anno: mi piace tutto della Juve, c'è una grande cultura qui ed è il miglior club del campionato italiano". CR7, il miglior giocatore. "Sono stato premiato io, quindi per adesso sono io. Vediamo chi sarà anche l'anno prossimo, ma conto di vincere di nuovo".
"La rovesciata a Buffon il gol più bello della mia carriera"
Un feeling bianconero scattato da avversario, con lo Stadium tutto in piedi ad applaudire Cristiano volante ancora in maglia Real Madrid, nell'aprile 2018: "Fu un gol molto speciale", ricorda l'attaccante. "In uno stadio bellissimo e contro una grande squadra. Il pubblico mi applaudì e Buffon mi fece i complimenti Quando mi è capitato di parlare con lui, ho sempre pensato di trovarmi di fronte una brava persona". Gli altri compagni, invece, meglio non trovarseli contro: "Quanto è difficile segnare in Italia? Da 1 a 10 dico 7. I difensori più forti sono però quelli con cui mi alleno: Bonucci, De Ligt, Chiellini. Lui era il più tosto anche da avversario". Archiviata la Supercoppa, ora l'obiettivo è vincere il torneo più ambito tutti insieme: "La Champions è la miglior competizione del mondo e anche la mia preferita. Completamente diversa rispetto alla Serie A, anche nella mentalità. Sì, la gente può anche criticare ma fa parte di questo lavoro: so chi sono, quello che sto facendo. Alla fine della storia tutti mi applaudiranno e diranno 'bravo'".