Roma, la profezia di Pallotta: "Stadio nel 2020 o me ne vado"

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Il presidente giallorosso lo aveva annunciato nel giorno dell'addio al calcio di Francesco Totti: "Se entro il 2020 non arriverà il via libera per il nuovo stadio avrete un nuovo proprietario"

Stadio Olimpico di Roma, 28 maggio 2017, il giorno dell’addio al calcio giocato di Francesco Totti. Il mondo giallorosso saluta commosso il suo capitano e forse non dà particolare risalto alla frase pronunciata da James Pallotta, presidente della Roma. "Se entro il 2020 non avremo il via libera per lo stadio avrete un nuovo proprietario perché io non ci sarò più", le parole dell’americano rilasciate in zona mista all’uscita dello stadio. Una profezia che adesso, a distanza di anni, sta per concretizzarsi nel pieno rispetto delle tempistiche annunciate: sette anni dopo l’inizio della sua avventura da presidente della Roma, Pallotta infatti è pronto a cedere il club al gruppo che fa capo a Dan Friedkin: una trattativa confermata ufficialmente dal club giallorosso, segnale di come l’affare sia ormai bene indirizzato. Tra le parti, infatti, è stato raggiunto un accordo sulla valutazione del club: 780 milioni di euro da cui scalare i 270 di indebitamento più i 150 di ricapitalizzazione.