
Ibrahimovic è pronto a cominciare la sua seconda avventura in rossonero, a quasi dieci anni di distanza dalla prima. Dopo il suo primo addio, il Milan non ha più vinto lo Scudetto, mentre lo svedese ha continuato a segnare gol nel resto del mondo ed è riuscito a scacciare i fantasmi europei. Ripercorriamo questo decennio

LA PROMESSA - La prima avventura rossonera di Ibra comincia nell'estate del 2010: lo svedese lascia Barcellona e ritorna a Milano, a un solo anno di distanza dal suo addio all'Inter. L'attaccante arriva alla vigilia del match inaugurale contro il Lecce e con i salentini lascia subito il segno. Nessun gol, ma parole che sanno di profezia: "Quest'anno vinciamo tutto"

DEBUTTO AMARO - L'attesa di vederlo in campo con i nuovi colori e interrompere il dominio nerazzurro è tanta, ma Ibra stecca la prima con il Milan: a Cesena la squadra, allenata all'epoca di Allegri, perde 2-0 e lo svedese fallisce nel finale il rigore della speranza
Le FOTO del primo giorno dell'Ibra-bis
SBLOCCO IN CHAMPIONS - Per ammirare i primi gol di Ibra con la nuova maglia bisogna attendere il 15 settembre 2010. La cornice non è quella della Serie A, ma della Champions, competizione 'da incubo' viste le esperienze passate. Alla prima giornata della fase a gironi il Milan batte 2-0 l'Auxerre e il trascinatore è proprio l'ex Barça, autore di una splendida doppietta
I 21 del Milan prima di Ibra
1^ GIOIA ROSSONERA IN A - Una settimana dopo l'attaccante classe '81 mette a segno anche la prima rete in campionato. Il suo gol sblocca a metà secondo tempo la sfida dell'Olimpico contro la Lazio, ma non basta a strappare i tre punti: i biancocelesti, grazie a Floccari, firmano il pari definitivo. Lo svedese, comunque, prende il lancio da quel match e non si ferma più...

DELUSIONE CHAMPIONS - Ibra non smette di segnare e conduce il Milan in testa alla classifica, ma a inizio marzo arriva l'ennesima uscita di scena dalla Champions. A estromettere i rossoneri dall'Europa è il Tottenham che vince 1-0 nel doppio confronto e mette di fronte ancora una volta il centravanti davanti al suo crudele destino

ROSSO PER IL NERVOSO - L'eliminazione per mano degli Spurs si ripercuote anche in campionato. La punta classe '81, nell'incontro casalingo contro il Bari, colpisce Rossi a palla lontana e incassa il cartellino rosso che lo costringe alla prima squalifica della sua stagione. Non sarà l'unico episodio 'violento' in rossonero dello svedese...

LO SCUDETTO - Il calo fisico e nervoso delle ultime settimane non destabilizza il resto della squadra: i ragazzi di Allegri riprendono così il loro cammino e all'Olimpico contro la Roma, il 7 maggio 2011, festeggiano il 18° scudetto della loro storia. Ibra, al rientro dopo la seconda squalifica, si conferma il re dei campionati!

IBRA FA AMBO - Passata l'estate, il Milan è chiamato al primo appuntamento della stagione: la Supercoppa Italiana contro l'Inter. A Pechino i nerazzurri passano in vantaggio con Sneijder, ma nella ripresa la squadra di Allegri ribalta il risultato nel giro di nove minuti e porta a casa il trofeo. È proprio Ibra a siglare il gol del pari, poi ci pensa Boateng a realizzare il definitivo 2-1. Sarà il secondo e ultimo titolo per lo svedese in rossonero

DAL PRIMO AL SECONDO - Le cose per Ibrahimovic e il Milan ricominciano alla grande anche in campionato, ma questa volta a mettere i bastoni tra le ruote c'è la 'nuova' Juventus di Antonio Conte. La partita simbolo della stagione 2011-12 diventa lo scontro diretto di San Siro e l'ormai noto "gol fantasma di Muntari". Ibra salta quel match per un'altra squalifica (dovuta alla manata su Aronica) e per la prima volta in carriera dice addio allo Scudetto...

CAPOCANNONIERE - La certezza definitiva del 2° posto arriva nel derby, della penultima giornata, contro l'Inter. I nerazzurri calano il poker e rendono vana la doppietta di Ibra: i due gol permettono comunque allo svedese di laurearsi capocannoniere della Serie A con 28 centri

LA FIRMA CON IL PSG - La successiva gara contro il Novara rappresenta l'epilogo (momentaneo) di Ibra con il Milan. Nell'estate del 2012, dopo 85 presenze, 56 gol e 24 assist, l'attaccante si trasferisce all'ombra della Tour Eiffel insieme a Thiago Silva e diventa il re in un altro Paese

64 MINUTI - La stagione del Psg comincia malissimo e alla prima giornata, al Parco dei Principi, i ragazzi guidati al tempo da Carlo Ancelotti vanno sotto 2-0 contro il Lorient. Per fortuna dei parigini c'è il nuovo attaccante, Zlatan, a risollevare le sorti con una doppietta nel secondo tempo che evita la sconfitta e regala un punto: la prima rete arriva dopo poco più di un'ora, la seconda su rigore in pieno recupero

PARIS, MON AMOUR - Con la maglia del Psg, l'attaccante classe '81 non finisce di regalare magie e gol. Nell'arco di quattro stagioni vince per tre volte la classifica dei marcatori della Ligue 1, con uno strepitoso bottino complessivo di 156 reti in 180 partite in tutte le competizioni. Anche in territorio francese, la punta conferma la sua abilità nel gioco di squadra e chiude l'esperienza con 60 assist all'attivo

COLLEZIONISTA DI TROFEI - Gol, ma non solo. Lo svedese al Psg conferma la sua maledizione in Champions, ma non finisce di arricchire la sua bacheca personale con altri titoli nazionali: vince 4 volte la Ligue 1 più 3 Supercoppe francesi, 3 Coupe de la Ligue e 2 Coppe di Francia

COMPAGNI ED EREDI - Nel frattempo attorno a Ibrahimovic si alternano vari uomini offensivi. Uno di questi è Jeremy Menez che, terminata la sua esperienza parigina, è destinato a compiere il percorso inverso del suo compagno di squadra...

CRESTE IN DIFFICOLTÀ - Menez raggiunge il Milan nel 2014 e prova, come tanti altri prima e dopo di lui, a rimpiazzare la qualità e la vena realizzativa dello svedese. Mentre Ibra continua ad alzare trofei, infatti, la squadra rossonera centra l'obiettivo Champions nella stagione 2012-13 e poi non riesce ad andare oltre il settimo posto nelle annate successive. In attacco si passa da Balotelli a El Shaarawy, da Pazzini a Destro, per finire a Bacca: il rendimento del Milan, però, non migliora

PATTO COL DIAVOLO - Arriva l'estate del 2016 e Zlatan decide di sperimentare il quarto big campionato della sua carriera. Si trasferisce in Premier e firma con il Manchester United, dove ritrova una vecchia conoscenza da allenatore: José Mourinho

"VOLARE" - Chi ben comincia è a metà dell'opera. Il debutto ufficiale di Ibrahimovic allo United coincide con il Community Shield contro il Leicester. Dopo il botta e risposta Lingard-Vardy l'orologio corre al minuto 83: è il momento in cui lo svedese decide di salire in cielo e, di testa, battere Schmeichel sul secondo palo!

GLORIA UNITED - Il gol del 2-1 vale il successo finale e il primo trofeo con la maglia dei Red Devils. Ibrahimovic mette in bacheca l'ennesimo titolo della sua carriera e si presenta da campione davanti ai suoi nuovi tifosi

ESORDIO DA PREMIER - Con una rete comincia anche il campionato per lo svedese. Il classe '81 trafigge il portiere del Bournemouth, nella gara inaugurale, con un destro chirurgico dalla distanza e porta i suoi sul 3-0 momentaneo (poi accorciato sul 3-1 dal gol di Smith), entrando al primo tentativo nel tabellino dei marcatori della Premier

L'INFORTUNIO - Dopo aver messo in bacheca il secondo trofeo stagionale, la Coppa di Lega contro il Southampton - finale decisa da un'altra sua strepitosa doppietta -, il 20 aprile 2017 lo svedese subisce il primo grande stop della sua carriera. Contro l'Anderlecht, infatti, rimedia la rottura del legamento crociato anteriore e posteriore che lo costringe a terminare anzitempo la stagione

1° TITOLO EUROPEO - Nonostante l'infortunio, lo United di Mourinho prosegue la sua marcia in Europa League e batte in finale 2-0 l'Ajax. Ibra, a segno 5 volte nella competizione e in gol in Europa con la 7° squadra diversa della sua carriera, conquista il primo trofeo continentale. Non sarà la Champions, ma la maledizione è finalmente spezzata!

RICADUTA E ADDIO - Terminato il contratto, il Manchester United decide inizialmente di non rinnovare, salvo poi proporre un altro annuale a fine agosto. Ibra, infatti, procede spedito verso il recupero nonostante l'età e convince i Red Devils a ridargli fiducia. Il 18 novembre è la data del suo rientro, ma poco più di un mese dopo - contro il Burnley - l'attaccante subisce una ricaduta alla 7^ presenza stagionale. È l'ultima apparizione dalle parti di Old Trafford

DOHA ROSSONERA - Intanto, tre giorni prima del suo infortunio, la sua ex (e futura) squadra torna a vincere un trofeo. In Serie A il Milan, guidato da Vincenzo Montella, non riesce a risalire la china, ma in Qatar trova il modo di battere la Juve ai calci di rigore e conquista la Supercoppa Italiana, la 6^ della storia rossonera nonché l'ultimo titolo messo in bacheca

ALLA CONQUISTA DI HOLLYWOOD - Rescisso il contratto con lo United, Ibra sceglie di volare e proseguire la propria carriera dall'altra parte del mondo. Ad attenderlo a Los Angeles c'è una folla di appassionati, di gran lunga abituata all'arrivo di grandi star. Lo svedese è destinato a cambiare la concezione del calcio (o meglio del soccer) anche lontano dall'Europa

GOL IN THE USA - Neanche in MLS e con l'età che avanza l'attaccante classe '81 perde il vizio del gol. Il primo anno con i Galaxy ne realizza 22, in quello successivo arriva addirittura a 30 in 29 partite. L'ultimo, il 31° stagionale, lo realizza nel derby playoff contro i Los Angeles Fc, ma non basta ad arricchire il suo palmares anche oltre oceano

MILAN, DOVE SEI? - Mentre il centravanti conclude la sua esperienza americana, il club rossonero mette sotto contratto l'ottavo allenatore dell'era post-Ibra. La squadra è affidata a Stefano Pioli che, nell'ultima gara prima della sosta natalizia, crolla 5-0 in casa dell'Atalanta e chiude l'anno con la stessa media punti del suo predecessore, Giampaolo

ZLATAN, IL RITORNO! - Il clamoroso ko di Bergamo accelera la trattativa per l'avventura-bis dello svedese. Il 38enne scioglie le ultime riserve e decide di tornare "nella città e nel club che amo". Il 27 dicembre 2019 arriva l'ufficialità, il 2 gennaio 2020 le visite mediche con i rossoneri e il primo allenamento. Ibra-Milan, la seconda parte può cominciare!