
Zlatan entra per l'ottava volta nell'album Panini, che negli ultimi quindici anni lo ha ospitato per due volte in bianconero e in tre occasioni in nerazzurro. Terza presenza adesiva con la maglia del Milan per lo svedese, di cui ripercorriamo la "figu-story" italiana

2004-05. La prima esperienza in Serie A di Ibra è con la maglia della Juve, all'età di 23 anni. I bianconeri lo acquistano dall'Ajax per 16 milioni di euro: stagione in cui mette a segno 16 gol in 35 presenze in campionato.

2005-06. Nella sua seconda stagione in Serie A Ibra rallenta lo score in campionato (7 reti in 35 presenze) ma si sblocca in Champions (3 reti in 9 presenze)

2006-07. Dopo Calciopoli, Zlatan non è disposto a giocare in Serie B e passa dalla Juve all'Inter per una cifra molto vicina ai 25 milioni di euro. Mette a segno 15 gol in 27 presenze in Serie A, vincendo lo scudetto coi nerazzurri.

2007-08. La seconda stagione in nerazzurro di Ibra è ancora più prolifica: 17 gol in 26 partite di campionato e 5 gol in 7 presenze in Champions

2008-09. Al terzo anno all'Inter Zlatan vince lo scudetto, il terzo di fila con il club di Moratti. Al termine di questa esperienza passerà al Barcellona in una maxi-operazione coi blaugrana (affare da circa 65 milioni)
Lo scambio Ibra-Eto'o, il grande affare di Moratti
2010-11. Nell'agosto del 2010 Zlatan torna a Milano, cambiando sponda del Naviglio dopo soltanto un anno passato in Liga. Sceglie la maglia numero 11 e spara una profezia nel giorno della presentazione: "Quest'anno vinciamo tutto". A maggio i rossoneri festeggeranno lo scudetto.

2011-12. Nell'unica stagione italiana completata senza festeggiare la vittoria dello scudetto a maggio, Ibra arriva secondo in campionato ma si posiziona davanti a tutti nella classifica marcatori: è il capocannoniere con 28 reti.

2019-20. Ecco la figurina più attesa: lo avevamo lasciato con i capelli sciolti e la maglia rossonera con il colletto bianco. 8 anni dopo Zlatan si presenta così, con i capelli raccolti. Lo sponsor tecnico è cambiato e il colletto è nero, ma le strisce sono rimaste sottili. Il numero di maglia non è più l'11 ma il 21.