Il Milan si è assicurato l'esterno belga dell'Anderlecht. Pioli avrà ora l'obiettivo di farlo rendere al meglio, telecronisti e addetti ai lavori avranno invece l'arduo compito di azzeccare la sua pronuncia. Un problema che in passato ha riguardato altri calciatori dal cognome impronunciabile. Li ricordate tutti? Ecco alcuni degli esempi più famosi
ALEXIS SAELEMAEKERS (pronuncia Saller-makers). È il volto nuovo del Milan in fase offensiva. Sarà lui il nuovo "incubo" dei telecronisti? Il belga raggiungerà in Serie A altri giocatori dal cognome impronunciabile
Chi è Saelemaekers
WOJCIECH SZCZESNY (pronuncia Scezni). Il portiere della Juve ha creato non pochi grattacapi dopo il suo arrivo in Italia. Una sequenza di consonanti uno affianco all'altra che i tifosi della Roma, primo club in Serie A del polacco, hanno risolto etichettandolo ironicamente come 'codice fiscale'
HENRIX MKHITARYAN (pronuncia Michitarian). Anche il calciatore armeno ha effettuato il tragitto dall'Arsenal alla Roma, mettendo in crisi i tifosi giallorossi. Come si pronuncia? Lo stesso trequartista ha agevolato il compito al suo arrivo: "Chiamatemi semplicemente Miki"
ELSEID HYSAJ (pronuncia Iusai). Cognome complicato anche per il terzino albanese del Napoli, ormai da anni in Italia. Le sole cinque lettere hanno reso più semplice l'apprendimento degli addetti ai lavori
JERDY SCHOUTEN (pronuncia Souten). L'olandese è approdato in Serie A in questa stagione e ha gradualmente guadagnato posizioni nelle gerarchie del Bologna di Mihajlovic. Il problema della pronuncia è passato inosservato inizialmente, poi lo stesso calciatore ha risolto l'enigma ai microfoni di Sky: "Si pronuncia Souten"
BARTOSZ BERESZYNSKI (pronuncia Berezinschi). Il cognome del polacco è uno dei più complicati, ma le sue tre stagioni alla Samp ci hanno ormai insegnato come si scrive e la sua pronuncia. Avranno avuto facile vita anche i suoi allenatori?
SEBASTIAN WALUKIEWICZ (pronuncia Valuchieviz). In un dialetto particolare come quello sardo, il cognome del difensore del Cagliari sarà apparso forse meno complicato da imparare. Il centrale sta accumulando minutaggio nelle ultime giornate, fattore che renderà ancora più veloce l'apprendimento da parte degli addetti ai lavori
BARTLOMIEJ DRAGOWSKI (pronuncia Drongovschi). La composizione del suo cognome ha ingannato un po' tutti. "Non è mica difficile" avranno pensato gli addetti ai lavori, ma la realtà si è poi rivelata diversa. Giusto il tempo di abituarsi all'origine polacca del portiere della Fiorentina
PANAGIOTIS TACHTSIDIS (pronuncia Taxidis). Quelle tre consonanti una di fianco all'altra - cht - hanno messo in crisi gli addetti ai lavori, ma alla fine il dubbio si è risolto facilmente: la pronuncia esatta ha ridotto, nel numero di lettere, il suo cognome e la sua prolungata carriera in Italia ha agevolato l'apprendimento
JAROMIR ZMRHAL (pronuncia Zmeral). Fin qui è sceso in campo sei volte con la maglia del Brescia, troppe poche forse per abituare tutti gli addetti ai lavori. A risolvere il 'mistero' della pronuncia ci ha pensato poi lo stesso giocatore in una vecchia intervista
LUKASZ TEODORCZYK (pronuncia Teodorcik). Altro polacco, altro cognome complicato. Tutto semplice in apparenza, almeno fino alla desinenza, dove una z in mezzo ha creato grattacapi tra compagni di squadra e giornalisti...
LENNART CZYBORRA (pronuncia Cizborra). A mettere in difficoltà telecronisti e addetti ai lavori ci penserà anche il nuovo esterno dell'Atalanta: arrivato dall'Heracles, sarà la nuova "sfida" per il resto della stagione
KRZYSZTOF PIATEK (pronuncia Piontek). Un problema in meno per i giornalisti italiani dopo la cessione all'Hertha Berlino, ma nel suo anno e mezzo in Italia - specie all'inizio - ha rappresentato il grande dilemma. Come si pronuncia? Lo stesso giocatore ha poi svelato l'enigma, più semplice di quanto immaginato
OSCAR HILJEMARK (pronuncia Iliemarc). Anche lui è andato via dall'Italia in questa stagione, ma il cartellino resta di proprietà del Genoa. Il cognome dello svedese ha creato meno difficoltà rispetto alle aspettative, ma al momento del suo approdo in A aveva fatto scattare l'allarme tra gli addetti ai lavori
DIETMAR BEIERSDORFER (pronuncia Bairsdorfer). In passato c'è stato anche un calciatore tedesco che ha messo in crisi un po' tutti per il suo cognome. Dopo aver vestito le maglie di Amburgo, Werder Brema e Colonia, è approdato in Italia nel 1996 per giocare con la Reggiana. Giusto il tempo di imparare correttamente la sua pronuncia, prima di chiudere definitivamente la carriera
THOMAS HITZLSPERGER (pronuncia Izzelsperger). Mica facile imparare anche il cognome di un altro tedesco, passato dalla Serie A nel 2010 con la maglia della Lazio. Appena sei presenze in quella stagione, sufficienti per spaventare i giornalisti del nostro Paese
JAKUB BLASZCZYKOWSKI (pronuncia Blasicovschi). La dimensione internazionale del calciatore ha reso più agevole l'apprendimento della pronuncia del suo cognome in Italia, ma il grande spavento nel nominarlo è sempre rimasto vigile. La sua avventura nella Fiorentina "per fortuna" è durata appena una stagione
SIME VRSALJKO (pronuncia Versalco). Anche lui non sarà più una difficoltà per i giornalisti, a meno di incontri in Champions o con la Nazionale. In passato, però, ha messo in crisi più di qualcuno per una pronuncia nettamente differente rispetto alle lettere che compongono il suo cognome
DARIO SRNA (pronuncia Serna). Tre consonanti, uno affianco all'altra, e poi la vocale in chiusura. Facile o difficile da pronunciare? Quest'ultima senza dubbio visto la radice del suo cognome, ma alla fine il dilemma si è risolto con molta più semplicità del previsto
DMYTRO CHYGRYNSKIY (pronuncia Sigrinschi). Il suo passaggio dallo Shakhtar al Barcellona ha creato il panico tra i tifosi catalani: qual è la pronuncia esatta dell'ucraino? Per loro fortuna l'esperienza blaugrana del difensore è durata appena 12 partite, poi il ritorno in patria
JESPER BLOMQVIST (pronuncia Blumcvist). Non pochi problemi ha creato in passato anche la pronuncia dell'ex calciatore svedese, protagonista pure in Serie A con le maglie di Milan e Parma. Quelle tre consonanti affiancate - mqv - hanno messo in crisi tutti, prima di scoprire che anche la radice aveva una pronuncia differente rispetto all'apparenza
DIRK KUYT (pronuncia Caut). Solo quattro lettere, ma che hanno generato negli anni una serie di pronuncie diverse da ogni parte del mondo. A risolvere il mistero ci ha pensato poi lo stesso calciatore olandese, oggi diventato allenatore
BALAZS DZSUDZSAK (pronuncia Giusciak). Il centrocampista è stato lo spauracchio di Euro 2016: tutti spaventati dal pescare l'Ungheria e dover pronunciare correttamente il cognome del giocatore classe '86. La sua Nazionale non è andata in fondo alla competizione, con tanti ringraziamenti da parte dei giornalisti
GEORGINIO WIJNALDUM (pronuncia Uainaldum). L'esser diventato campione d'Europa con il Liverpool lo ha reso ancora più famoso e, di conseguenza, la pronuncia è diventata di facile apprendimento. Molti più dubbi, invece, nel momento del suo approdo in Premier: tutto a causa della radice del suo cognome olandese
