Juventus-Fiorentina, Sarri: "Vorrei essere ricordato per delle vittorie importanti"
L'allenatore bianconero in conferenza stampa torna sulla sconfitta subita contro il Napoli al San Paolo: "Il tifoso juventino va conquistato con i risultati, e la rabbia per il brutto risultato e la brutta prestazione è comprensibile; il problema del calo di intensità sembrava superato, ma domenica si è visto che dobbiamo ancora lavorarci. Vorrei essere ricordato per delle vittorie importanti". Sarri poi rassicura su Pjanic: "Solo una forte contusione"
"Stiamo puntando a farlo arrivare al top della forma, perché può spostare gli equilibri. Sappiamo che è un giocatore capace di fare la differenza per noi. È un’opzione da tenere conto in ogni partita, stiamo cercando di gestirlo al meglio".
"Personalmente, non ho chiesto nulla al club. La rosa della Juventus è forte, sono io a dovermi adattare alle caratteristiche, non il contrario. Poi pensare di cambiare 7-8 giocatori a questo livello è assurdo, devo essere io capace di farli rendere al meglio, non c’è bisogno di ricorrere sempre al mercato".
"Io fin dall'inizio ho lavorato con 27 giocatori, senza chiedere nulla. Mi sembra una cosa normale che ce ne possano essere due con difficoltà di inserimento, sono conseguenze naturali. Questo non inficia sulle sue qualità, che con un modo diverso di giocare diventano fondamentali. Sono cose che succedono spesso con il cambio allenatore".
"Dipende dalle situazioni. Matuidi è un giocatore molto importante, mentre Rabiot è in crescita. In alcune partite uno è davanti all'altro, in altri casi il contrario".
"Non lo so, ma so che sicuramente da qui alla fine del campionato giocherà sicuramente. Per ora giochiamo una volta a settimana, quindi non serve girare molto. In momenti più intensi della stagione, scenderà di più in campo, e avrà modo di centrare tutti i record possibili".
"Le partite di Supercoppa e di Napoli non fanno tatticamente testo. Non puoi prendere come punto di riferimento sfide dove sei arrivato senza energie mentali e nervose, dove la prestazione fisica decade perché le reazioni sono più attardate. La mente è poco brillante, e tutto va diversamente da come vorresti vederlo. Sono partite da considerare solo per chiedersi perché arriviamo scarichi. Noi con la Roma abbiamo fatto la prestazione migliore in stagione, mentre 4 giorni dopo abbiamo giocato molto peggio. La stanchezza non può essere l'alibi: questo dimostra che la testa è fondamentale. Se partiamo da una condizione mentale scarica, gli altri aspetti sono poco considerabili".
"Vorrei vincere qualcosa. Anche se in un club così abituato a vincere come la Juve, non sarebbe facile farsi ricordare con qualche successo. Ma sicuramente vorrei cominciare a vincere qualcosa di importante".
"In questi ultimi giorni è stato fermo per un problema influenzale. Per ora sta procedendo con la riatletizzazione. Sono tempi difficilmente valutabili, è presto per ipotizzare i giorni di recupero".
"Giocano bassi in difesa, concedono pochi spazi. E hanno giocatori con gamba per ripartire. Penso che la chiave sia giocare in velocità, a livello tattico servirà anche pazienza. E dovremo stare attenti a limitare i rischi di ripartenze".
"Preoccupare no. Le statistiche danno sempre conferme a quello che vedi. Il nostro percorso è buono, possiamo avere fatto meno in campionato ma meglio in Champions e in Coppa Italia. Poi che tutti abbiamo la sensazione di poter fare ancora meglio non c'è dubbio, ma non abbiamo dati preoccupanti. Abbiamo solo partite preoccupanti, e non so se sia un caso entrambe sono arrivate a fine ciclo, fine Dicembre e fine Gennaio. Per ora monitoriamo".
"Può essere un segnale in questo senso. Nell'ultimo periodo questa problematica sembrava superata, perché abbiamo sempre continuato a giocare. Ma qualcosa da migliorare ci può essere sempre. Si può alzare il livello di concentrazione e di reazione":