Torino, Longo è il nuovo allenatore: "Posso far bene, senso di appartenenza mi aiuterà"

Serie A

Ufficiale il cambio in panchina: la società granata ha risolto consensualmente il contatto con Mazzarri e ha affidato la conduzione della Prima squadra a Moreno Longo. "Entusiasta per questa opportunità, sono certo di poter fare bene anche grazie al mio senso di appartenenza per la società", le sue prime parole. "Riapriremo il Fialdelfia ai tifosi durante la settimana"

Una svolta in panchina già decisa nelle scorse ore e adesso divenuta anche ufficiale: il Torino saluta Walter Mazzarri e affida la panchina granata almeno fino al termine della stagione a Moreno Longo. Un cambio di guida tecnica annunciato proprio dalla società del presidente Cairo attraverso una nota pubblicata sul sito web del club: "Il Torino Football Club comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra al signor Moreno Longo. Moreno Longo è nato a Torino il 14 febbraio 1976. E’ cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Torino (vincendo nel 1995 il Torneo di Viareggio) e ha esordito in prima squadra il 23 aprile 1995 nella gara contro il Milan, prima di collezionare 33 presenze ed un gol in maglia granata. Nel 2009 è tornato nel Toro in qualità di allenatore nel settore giovanile sulla panchina degli Allievi Nazionali", si legge. Il comunicato poi prosegue: "Dal 2012 al 2016 ha guidato la Primavera granata con la quale ha vinto uno Scudetto e una Supercoppa Italiana di categoria e ha preso parte alla Youth League, massima competizione europea per formazioni Under 19. Nella stagione 2016/2017 è arrivata la prima esperienza nel calcio professionistico alla guida della Pro Vercelli, che ha condotto ad una salvezza anticipata nel campionato di Serie B. L'anno successivo, al Frosinone, ha ottenuto la promozione in Serie A, e con i gialloblù ha esordito in panchina nella massima serie nel campionato 2018/2019. Il Presidente Urbano Cairo accoglie Moreno con il più cordiale bentornato e rivolge a lui e ai suoi collaboratori un caloroso 'in bocca al lupo'", conclude la nota. Nello staff di Longo ci saranno Dario Migliaccio come vice allenatore, Paolo Nava come preparatore atletico, Paolo Solustri in qualità di preparatore addetto al recupero infortuni, Enrico Busolin per la raccolta dati e Paolo Di Sarno in qualità di preparatore dei portieri.

Risoluzione consensuale con Mazzarri

Pochi minuti prima dell’annuncio di Moreno Longo come nuovo allenatore granata, il Torino ha annunciato – sempre con una nota ufficiale – la separazione con Walter Mazzarri. "Il Presidente Urbano Cairo e l’allenatore Walter Mazzarri, dopo una approfondita analisi sull’insieme di situazioni venutesi ormai a creare, hanno condiviso la decisione di concludere anzitempo il rapporto professionale. Il Torino Football Club comunica pertanto di aver risolto consensualmente il contratto con Walter Mazzarri. La Società desidera ringraziare il tecnico e tutto il suo gruppo di lavoro per la dedizione, la correttezza e la professionalità mostrate in questi due anni in granata", conclude il comunicato.

Le parole di Longo in conferenza

"Ringrazio il presidente Cairo perché insieme a Comi, Bava e Moretti mi ha dato questa opportunità che ho colto senza esitare, perché sono certo di poter fare un ottimo lavoro. Ritorno qui con grandissimo entusiasmo, in una piazza che mi ha dato moltissimo e alla quale anche io ho dato molto in quasi 30 anni di militanza, un trascorso importante che mi dà quel senso di appartenenza certamente utile in una situazione come questa."

 

"Sicuramente l’aspetto mentale sarà preponderante, dobbiamo avere la forza di iniziare a pensare in maniera diversa, ovvero essere positivi, approcciare con grande coraggio e autostima, anche perché questa rosa di giocatori secondo me ora ha il dovere di riuscire a dimostrare il proprio valore, che è alto. Bisogna cancellare ogni pensiero pessimistico-negativo e iniziare a far leva su delle condizioni mentali che ci devono portare a far sì che il livello di ogni giocatore torni a essere velocemente quello al quale ci hanno il più delle volte abituati."

 

"Conosco molto bene la tifoseria del Torino e la stimo moltissimo perché so quanto può dare come apporto alla propria squadra e alla propria maglia e in questo senso mi auguro e spero che il mio arrivo possa contribuire a ricreare quel clima di positività in campo e fuori, anche con i tifosi, con la consapevolezza che spetterà soprattutto a noi (staff e giocatori) fare il primo passo verso e mettercela tutta affinché ciò avvenga. Ma sono certo che la tifoseria in questi mesi tornerà a stringersi attorno alla squadra e ci aiuterà a sovvertire questo trend negativo."

 

"L’accordo è fino al 30 giugno, con la possibilità nei prossimi mesi di ritrovarci e ridiscutere eventualmente un prolungamento per le prossime stagione. Una possibilità che però ora non credo sia giusto prendere in considerazione, prima di tutto perché non mi interessa, ma anche perché è un discorso legato a quello che succederà in questi mesi."

 

"Per quanto sarà possibile cercheremo di aprire il Filadelfia ai nostri tifosi per il maggior numero di giorni durante la settimana, per dare la possibilità ai nostri sostenitori di starci vicino il più possibile. Per me è un gesto istintivo, quasi naturale, anche perché sono cresciuto con quel piazzale aperto e so cosa vuol dire poter vivere e respirare l’atmosfera del Toro di fronte e all’interno di quell’impianto."

Cairo: "Credevo molto in Mazzarri, ma numeri erano troppo negativi"

“Mi son speso molto per Mazzarri, credevo molto in lui, lo stimavo e lo stimo tuttora come allenatore preparato e di capacità, ma adesso bisogna resettare velocemente con Longo perché con l'Atalanta e il Lecce è successo qualcosa di non spiegabile". Cosi' Urbano Cairo, alla presentazione del nuovo tecnico. "Dopo questa settimana orribile - ha continuato il presidente del Torino - è importante vivere partita per partita. Diamo modo a Longo di poter lavorare nel modo migliore possibile, alla fine faremo i conti".

 

"Dopo il record di 62 punti della scorsa stagione, questa è stata altalenante. A metà campionato avevamo gli stessi punti dello scorso anno, ma le sconfitte erano già 8, troppe, una in più di tutto lo scorso campionato: un'immagine non positiva. Solo 25 giorni fa la squadra aveva fatto una grande prestazione a Roma, seguita dal passaggio del turno in Coppa Italia e dalla vittoria sofferta con il Bologna. Poi c'è stata un'implosione: la sconfitta a Sassuolo, le bruttissime partite con Atalanta e Lecce, con in mezzo la partita San Siro. Difficile spiegare le motivazioni del crollo, i giocatori sanno che sono partite che non possiamo fare, non sono certamente felici"

 

"Perché la scelta di Moreno Longo? Sicuramente ha una serie di caratteristiche positive che abbiamo visto in lui e che già avevo intuito quattro anni fa quando poi andò alla Pro Vercelli. Era giusto che facesse un'opportunità tra i grandi, ma ci era rimasta in testa l'idea che se ci fosse stata la possibilità la scelta giusta sarebbe stata Moreno Longo. E' giovane, granata fino al midollo e possiede grande determinazione. Ha tutte le caratteristiche per fare bene. Ora sta a noi metterlo nelle condizioni di rendere al meglio. Alla squadra toccherà invece dare la massima disponibilità."

 

"Il dissenso va tenuto in grande considerazione e rispetto, deve esser stimolo per me e per i miei collaboratori. Tutti noi dobbiamo metterci in discussione, esaminare le cose fatte bene e quelle meno bene e intervenire per cercare di migliorare. Il Filadelfia? lo vorrei sempre aperto e lo sarà, a parte i giorni immediatamente prima della partita quando è meglio lavorare senza i nostri avversari vedano".