Zlatan ritrova i colori nerazzurri, dopo averli sfidati, indossati e di nuovo sfidati. Sei i ko contro l'Inter, la squadra contro cui ha perso più volte nella sua storia. Tra gol, linguacce e quel siparietto con Mourinho e Guardiola
Tredici partite giocate: cinque vittorie, due pari e sei sconfitte. Sei gol fatti e un assist. Tre ammonizioni e quattro maglie indossate contro i nerazzurri, con cui ha vinto tre scudetti e segnato 66 gol. Ora Ibra è pronto a vivere un'altra partita da avversario.
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IL PRIMO INCROCIO - È il 25 settembre del 2002 quando Ibrahimovic sfida per la prima volta i nerazzurri. La maglia è quella dell'Ajax, in una partita poi decisa da una rete di Crespo e valida per i gironi di Champions. Lo svedese gioca novanta minuti senza segnare. Entrambe le squadre passeranno il turno.
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IL PRIMO GOL - Passa qualche anno e le strade, inevitabilmente, si incrociano di nuovo. La Juve compra Zlatan, che segna all'Inter il 28 novembre 2004. Dal dischetto è una sentenza. Il momentaneo 2-0 dei bianconeri verrà però riacciuffato nel finale da Vieri e Adriano.
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RITORNO - Nella seconda sfida in Serie A saranno invece i nerazzurri a battere Ibra. A Torino, nel ritorno della stagione 2004-05, decide Cruz. Per Zlatan novanta minuti e un cartellino giallo.
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FINALE - L'incrocio Ibra-Inter si ripete di nuovo in estate, l'appuntamento di agosto è la Supercoppa italiana . Vince ancora l'Inter, 1-0 grazie a una rete ai supplementari di Veron. Il bilancio contro i nerazzurri, per Ibra, è già in negativo.
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RISCOSSA - La rivincita, Ibrahimovic, se la prenderà allora nelle due partite seguenti. Il 2 ottobre 2005 (l'andata di campionato) è un suo classico "bolide" su punizione a generare l'1-0 in tap-in di Trezeguet, poi bissato da Nedved.
Ibra esulta. La Juve vincerà proprio 2-0, anche se lui verrà sostituito prima della fine del primo tempo per un infortunio.
ANCORA GOL - Nel ritorno di San Siro - appuntamento del 12 febbraio 2006 - è ancora la Juve a vincere. È proprio Ibra a mettere in rete col mancino su un cross dalla destra di Camoranesi.
Poi il pareggio nerazzurro. Ma il risultato finale sarà di 2-1 per i bianconeri, grazie al gol di Del Piero su punizione, che lancerà quel giorno - per la prima volta - la sua linguaccia.
CAPITOLO INTER - Da nemico ad amico. Nell'estate del 2006 ci sarà il passaggio proprio in nerazzurro dello svedese.
In tre anni, con l'Inter, sarà l'uomo degli scudetti. Sessantasei gol totali, tre titoli tricolore, due Supercoppe italiane e un titolo di capocannoniere del campionato.
QUI BARCELLONA - A distanza di tre anni, è l'estate del 2009 quella di un nuovo stravolgimento di mercato. Ibra passa ai blaugrana, freschi campioni d'Europa. Lo scambio è con Eto'o, più un conguaglio, per l'Inter, di 49 milioni. In quei giorni si deciderà gran parte della stagione futura per entrambe le squadre.
AI GIRONI - La sorte riunisce subito Ibra e l'Inter. Il fortissimo Barça di Guardiola e i nerazzurri di Mourinho si ritrovano nello stesso girone di Champions. Ibra salta il ritorno, ma gioca la partita di andata, in campo per novanta minuti. Finirà 0-0.
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IN SEMIFINALE - Il vero scontro, però, arriva l'aprile successivo, quando le due squadre si ritrovano in semifinale. A San Siro segna per primo Pedro, ma poi si scatenano Sneijder, Maicon e Milito.
Ibra viene sostituito al 62', un minuto esatto dopo il tris nerazzurro nel pandemonio del Meazza.
RIMONTA? - Al ritorno la sfida è durissima, e ancora aperta. Ibra parte ancora titolare. Il Barça spinge e, nella bolgia del Camp Nou, i nerazzurri si ritrovano in dieci: rosso per Thiago Motta. È il minuto numero 28…
Guardiola richiama Ibra, qualche consiglio tattico sul come affrontare l'Inter. Mou si avvicina e sussurra qualcosa al catalano. Una scena entrata nella storia.
Anche quella sera, Ibra verrà sostituito. Il Barça vince 1-0 ma non basta. Inter in finale. E poi campione. Mentre per lo svedese sarà il punto definitivo sulla sua parentesi blaugrana.
DIAVOLO - L'ennesimo incrocio Ibra-Inter torna, di nuovo, nel 2010. Lo svedese ha scelto il Milan in estate, per puntare allo scudetto dopo il triplete nerazzurro. Nel primo derby da rossonero è subito gol. Ancora su rigore.
Ibra segna e poi alza gli occhi in alto, dove c'è la curva dei tifosi dell'Inter, con cui in passato aveva avuto ben più di uno screzio. Il Milan vince 1-0, e chiuderà dunque virtualmente la corsa scudetto nella gara ritorno (3-0), che Ibra salta però per squalifica.
Quello sarà anche il derby della sfida nella sfida con Marco Materazzi. I due si erano punzecchiati anche nei giorni pre partita, poi lo scontro (fortuito) che portò all'uscita dal campo nel numero 23 nerazzurro.
FINALE/2 - Dopo la Supercoppa persa con la Juventus, Zlatan ha l'occasione di rifarsi coi colori rossoneri. Nell'agosto del 2011, dopo il tricolore vinto, ecco la sfida bis con l'Inter per il trofeo. Zlatan segna ancora (l'1-1 di testa), prima che Boateng consegni il titolo al Milan.
ULTIMI DERBY - È nella stagione 2011-12 che Ibrahimovic sfiderà l'Inter per l'ultima volta… fino ad ora.
Nella partita di andata vincono i nerazzurri grazie a un gol di Milito.
VS JULIO CESAR - Nel ritorno, con la lotta scudetto Milan-Juve ancora aperta, Ibra è di nuovo protagonista di un siparietto, entrato nella storia delle stracittadine milanesi.
Ancora Milito porta avanti i nerazzurri. Poi, al 44', è rigore per il Milan. Julio Cesar (che non era tra i pali quando lo svedese segnò su rigore nel suo primo derby) si avvicina. Qualche parola, un sorriso.
E quella linguaccia.
Ibra, glaciale, realizza. Non solo, al primo minuto del secondo tempo troverà anche il raddoppio con un grande tocco sotto sul brasiliano in uscita.
L'Inter, però, rimonterà la gara, vincendo addirittura 4-2 e consegnando l'aritmetico scudetto nella mani della prima Juve di Conte.
E per Ibra è il sesto ko della sua personale storia contro i nerazzurri. Ora un nuovo capitolo da scrivere.