Juventus-Inter, le voci nel silenzio: ascolta i dialoghi dei protagonisti. VIDEO

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Si è giocata in un'atmosfera diversa, Juventus-Inter. Senza pubblico allo Stadium, tanto che si distinguevano bene le voci dei protagonisti. In questo inedito video abbiamo raccolto i dialoghi più significativi

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Lo stadio vuoto che amplifica ancora di più sensazioni, emozioni e momenti di una gara sempre speciale. Perché Juventus-Inter non potrà mai essere una sfida come tutte le altre e la particolare condizione in cui si è giocato il match – porte chiuse a causa dell’emergenza coronavirus – ha permesso agli spettatori a casa di “entrare” ancora a più stretto contatto con i protagonisti, attraverso i microfoni e le telecamere di Sky Sport che hanno raccolto le voci "dentro" la partita. Sensazioni inedite vissute davanti alla tv. Dall’urlo di incitamento tra giocatori all’interno del tunnel degli spogliatoi al dialogo tra i due capitani e l’arbitro al momento della “monetina” per decidere chi giocherà il primo pallone dell’incontro.

 

Poi tutti "dentro" l’Allianz Stadium, virtualmente: prospettive inedite, percepite nitidamente. I richiami di Szczesny alla sua difesa, le urla di Samir Handanovic “regista aggiunto” dei nerazzurri in diverse situazioni di gioco. Le indicazioni di Antonio Conte che spezzano la quiete (apparente) dello Stadium: “Palla giù, girati, vieni, vieni”. Sarri che chiede alla sua Juventus di alzare il baricentro. E ancora, l’esultanza bianconera alla rete di Ramsey. Le voci si sentono nitidamente, le emozioni sono diverse dal solito per gli spettatori. Protagonisti “insieme” ai calciatori, quasi come durante una partita a calcetto tra amici. "Dentro" il match come non mai.

 

L’abbraccio collettivo del mondo Juve alla prodezza di Dybala, preceduta da alcuni istanti di silenzio quasi surreale. In campo, in panchina, a casa. L’eco delle parole di Padelli, espulso per proteste, invece si sente eccome: "Cosa ho detto? Cosa ho detto?” chiede il portiere dell’Inter all’arbitro che lo invita a lasciare la panchina. "Non ho detto nemmeno una parola", prosegue dirigendosi verso gli spogliatoi. Sarri che nel recupero incita la panchina bianconera (unico pubblico possibile) a farsi "sentire", prima del triplice fischio e delle urla di felicità dei bianconeri che rimbombano dentro uno Stadium deserto.