Coronavirus, Dybala: "Niente squadre, lottiamo uniti per sconfiggere il virus"

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L'argentino in diretta su Instagram dalla sua abitazione dove è in isolamento con la fidanzata Oriana: "Siamo tutti un'unica squadra che combatte insieme per sconfiggere il virus in Italia". Poi il messaggio al popolo argentino: "Non sottovalutate l'emergenza"

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"Tutti i tifosi di calcio sono un'unica squadra oggi, uniti per lottare insieme all'Italia. Non esistono squadre di calcio, tutti noi dobbiamo combattere insieme e seguire i consigli", è questo il messaggio che arriva da Paulo Dybala intervenuto in diretta sul proprio profilo Instagram. L’attaccante della Juventus, che sta trascorrendo la sua quarantena insieme alla fidanzata Oriana Sabatini, ribadisce l’invito al popolo italiano di rimanere chiusi a casa per evitare di essere contagiati: "Gli ospedali rischiano il collasso per i troppi contagi, è questo il problema. Ai giovani dico che dobbiamo aiutare coloro che lavorano per salvarci la vita. Fate come noi che siamo in casa. Ci manca il calcio, gli allenamenti ma è giusto rispettare quello che ha disposto il Governo". L'argentino ribadisce nuovamente di non essere positivo al Covid-19: "Era venuta fuori una notizia falsa in merito alla mia positività. Non è così, anche se ovviamente sto osservando come tutti un periodo di isolamento volontario".

"Argentini, non sottovalutate il virus"

Dybala ha poi voluto ringraziare tutto coloro che in queste settimana stanno lottando in prima fila contro il Coronavirus: "Ringrazio i medici e gli infermieri che negli ospedali stanno mettendo a rischio a loro salute ma stanno fornendo un aiuto incredibile. Anche noi possiamo aiutarli, rimanendo a casa", ha affermato Dybala. L’argentino ha un pensiero anche per chi in queste settimane è stato meno fortunato: "Volevo anche salutare la gente che ha perso anche i suoi cari. Speriamo venga presto trovata una cura per non avere più casi di questo virus che si sta diffondendo così velocemente". Dybala che lancia poi un messaggio al popolo argentino: "Non bisogna sottovalutare questo virus, perché adesso si parla dell'Italia come il Paese in cui ci sono più contagiati e noi non vogliamo che questo avvenga pure in Argentina, dove forse qualcuno non sta percependo la realtà italiana".