L'argentino è un grande appassionato di musica e di chitarra. Una breve lezione sugli accordi e una canzone di Ultimo eseguita direttamente dal proprio salotto. Poi il calcio: "Alla Spal un gruppo bellissimo. Vi spiego perché mi chiamano 'pata'"
Partite ed eventi storici, collegamenti coi campioni dello sport e da ora… anche le lezioni di chitarra. Sui canali di Sky Sport sono tanti i modi per passare le giornate, ovviamente rimanendo in casa e ascoltando, come in questo caso, la musica di Lucas Castro: lezione numero uno, gli accordi. "Partiamo da tre semplicissimi" - ha detto l'argentino in collegamento con Gianluigi Bagnulo, spiegando poi con grande precisione i movimenti giusti da fare con le dita. La, Mi e Re. Descritti da chi, di mestiere, fa il centrocampista: a gennaio il suo trasferimento in prestito dal Cagliari alla Spal, un passato anche con le maglie di Catania e Chievo e sempre una chitarra in mano. Nell'estate del 2018 "Sole d’Estate" era stato il suo primo singolo nel mondo della musica e, oggi, mette la sua conoscenza al servizio degli spettatori di Sky Sport.
"Con questi tre accordi possiamo fare canzoni bellissime - ha proseguito Castro - come La canzone del sole di Battisti". E poi "le bionde trecce gli occhi azzurri e poi, le tue calzette rosse…" La passione del "Pata" per la chitarra è ben nota ormai da tempo, e anche lui, in quarantena, è stato uno degli sportivi che ha cercato di allietare i propri follower cantando, ballando o, appunto, suonando. Ma da dove nasce la sua passione? Quali sono le prime canzoni imparate e quali sono quelle suonate ora? Risponde sempre Castro: "Ho iniziato a suonare ascoltando la musica argentina, ora suono sempre qualcosa di nuovo, mi piace molto la musica italiana. Cerco di suonare un po' di tutto".
Curiosità e Ultimo
Poi il calcio: "Con chi mi sono trovato meglio in carriera? Sono in un gruppo bellissimo - ha detto Castro -, Cerri lo conoscevo già dai tempi di Cagliari. Poi è stato Petagna ad inserirmi". E le curiosità: "Il mio soprannome 'Pata' vuol dire 'piedone'. Ho un piede normale, ma quando ero più piccolo si notava di più. E quel nomignolo è rimasto per sempre". Poi solo musica, suonata con la chitarra e, ovviamente, da casa in questo difficile periodo di quarantena: "Il Tuo Nome (Comunque Vada Con Te)" di Ultimo.