Parla il giovane attaccante nerazzurro: "Il primo gol in Serie A è stata un'emozione straordinaria, Lukaku ha realizzato il mio sogno cedendomi quel rigore. Con lui ho un grande rapporto, ma qui c'è una grande famiglia e vengo coccolato da tutti. Dietro queste soddisfazioni ci sono grandi sacrifici, io continuo a lavorare per ottenere altri risultati: ora sogno un gol sotto la Curva Nord e di vincere con questa maglia"
Sebastiano Esposito è l'attaccante del futuro dell'Inter, 18 anni e talento da vendere. Antonio Conte lo ha lanciato in Champions League contro il Borussia Dortmund, poi gli ha concesso spazio anche in campionato, dove il classe 2002 ha trovato il primo gol contro il Genoa. Il giovane calciatore nerazzurro ha parlato ai canali social dell'Inter: “Sono onorato di indossare questa maglia gloriosa, devo dare sempre più del 100% - le sue parole – Quando Lukaku mi ha lasciato il rigore contro il Genoa ho provato una sensazione bellissima, anche perché lo volevano i tifosi. Romelu ha avverato il sogno più grande della mia vita, devo ringraziarlo. Sono andato da lui chiedendogli di tirare, poi la scelta è stata solo la sua. È stata l'emozione più grande della mia vita, ho sentito la spinta di San Siro e il calore della gente. Con Romelu ho un bellissimo rapporto sin dall'inizio, così come ce l'ho con tutta la squadra. A Lukaku ruberei i gol, le statistiche dicono che a 26 anni in pochi hanno fatto bene come lui. Poi scherza sempre con me dicendomi che ne ho fatti pochi. Non so scegliere tra il gol e l'esordio in Champions, sono state due emozioni fantastiche ma se proprio devo prendo il primo gol in Serie A. Il mio idolo? È sempre stato Totti, non ho visto dal vivo Ronaldo 'il fenomeno' ma era pazzesco. Però vorrei citare Milito, uno dei migliori al mondo: ci ha fatto impazzire nell'anno del Triplete".
"Inter grande famiglia, sogno un gol sotto la Nord e di vincere con questa maglia"
Esposito e l'amore per l'Inter: "In questa società c'è un grande senso di famiglia, tutti si vogliono bene - prosegue - Mi hanno accolto benissimo sin dal primo giorno, mi hanno cullato come il più piccolo. Stare in questo gruppo mi rende orgoglioso, in campo gli anni non contano ma hai solo grandi responsabilità con questa maglia. Mi attendono ancora tante belle cose, spero arrivino. Sogno un gol sotto la Curva Nord e di vincere con la maglia dell'Inter. Io continuo a lavorare, poi il talento lo lascio giudicare agli altri. Ci sono tanti sacrifici dietro queste soddisfazioni e ancora non mi sento arrivato, anche i miei compagni mi dicono sempre di rimanere umile. Un undici titolare della storia dell'Inter? In porta sono indeciso, sarebbe dura non scegliere Handanovic. In difesa metto de Vrij, Samuel, Materazzi, Maicon, Zanetti. A centrocampo Stankovic e Brozovic. Davanti Milito, Ronaldo, Lukaku e Lautaro".