Coronavirus, l'Inter rinvia a metà aprile il rientro dei 7 giocatori andati all'estero

Serie A

La società nerazzurra ha spostato la data del rientro (inizialmente prevista per il 4 aprile) dei sette calciatori volati nei giorni scorsi all'estero con l'autorizzazione del club: Brozovic, Handanovic, Lukaku, Eriksen, Moses, Young e Godin dovrebbero tornare in Italia a metà aprile

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L'Inter ha deciso per il momento di non richiamare in Italia i suoi giocatori stranieri che attualmente si trovano all’estero. Dal 23 marzo – data in cui è terminato l’isolamento domiciliare da parte dei tesserati nerazzurri in seguito alla positività di Daniele Rugani dopo la gara di campionato tra Juventus e Inter – iI club nerazzurro ha dato il permesso ai calciatori stranieri di poter far rientro nei loro rispettivi paesi: Brozovic, Handanovic, Lukaku, Eriksen, Moses, Young e Godin hanno così lasciato l'Italia, in attesa di nuove comunicazioni da parte della società nerazzurra in merito alla ripresa degli allenamenti. In teoria, secondo l’accordo iniziale di quei giorni, i sette calciatori dell’Inter sarebbero dovuti rientrare in Italia il 4 aprile per poi osservare i 14 giorni di quarantena ed essere pronti alla ripresa del lavoro per il 18. Ma vista l’incertezza sulla ripresa generale degli allenamenti, la società ha rinviato il rientro spostando la data del loro ritorno nostro Paese. In attesa di sviluppi e indicazioni dal Ministro dello Sport, per ora la data indicativa per fare rientrare questi 7 calciatori è stata individuata verso metà aprile, il tutto osservando l’evoluzione della situazione legata all’emergenza Coronavirus in Italia e nel calcio.