Casiraghi a #CasaSkySport: "Gascoigne mise il fischietto di Zeman al collo di un'oca"

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L'ex attaccante di Lazio e Juve a Casa Sky Sport: "Una volta Zeman perse il fischietto, Gascoigne lo aveva preso e messo al collo di un'oca. Gazza era fortissimo, è stato sfortunato e ha pagato i suoi problemi. Con Zeman ho dato il meglio, oggi mi rivedo in Belotti e sono felice per la ripresa di Vialli. Serie A? Bisognerebbe finire il campionato, ma è difficile ripartire. La sospensione penaliza la Lazio nella corsa scudetto"

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La crescita nel Monza, poi quattro stagioni alla Juve e cinque alla Lazio per diventare grande in Italia e l'esperienza al Chelsea per chiudere una grande carriera. Pierluigi Casiraghi ha dato tanto al calcio italiano negli anni '90 e si è raccontato nel corso di Casa Sky Sport, tra ricordi e aneddoti. Come quelli che riguardano Gascoigne: "Zeman aveva sempre un fischietto a cui teneva moltissimo, una volta sparì dopo un allenamento. Dopo un po' passò un'oca con il fischietto al collo, era stato Gascoigne a metterglielo. Gazza è stato un grande giocatore con caratteristiche particolari, ma è stato anche sfortunato perché ha avuto tanti infortuni. Poi aveva delle debolezze, come quella dell'alcool, abbiamo cercato di aiutarlo ma i problemi personali devi avere anche la forza di risolverli da solo". Sull'allenatore boemo, aggiunge: "Il mio miglior anno è stato quello con Zeman alla Lazio, il suo gioco offensivo avvantaggiava gli attaccanti e il suo lavoro sul mio fisico dava risultati enormi. Con lui ho tirato davvero fuori il meglio".

"Mi rivedo in Belotti, felice per Vialli"

Quale attaccante moderno ricorda Casiraghi? "Forse Belotti, che però assomiglia a tanti attaccanti come Boninsegna, Vieri: ha le caratteristiche proprie della prima punta. Il coraggio e la voglia di lottare sono state le mie armi migliori e ho provato sempre a sfruttarle", il parere dell'ex centravanti di Lazio e Juve. In bianconero ha condiviso lo spogliatoio con Gianluca Vialli, poi ritrovato al Chelsea. "È stato un grandissimo attaccante, l'ho avuto come compagno di squadra e come allenatore. Secondo me aveva le caratteristiche per avere una carriera più lunga in panchina, è forte e preciso. Sono contento che ora stia meglio, è una notizia che mi rende felice".

"Difficile ripartire, Lazio penalizzata dalla sospensione"

Ora il calcio è fermo a causa del coronavirus, in attesa di ripartire: "Bisogna cercare di finire i campionati, anche l'Uefa sta spingendo per questo – prosegue Casiraghi - La fattibilità è molto difficile, soprattutto nell'immediato, credo ci vorranno mesi. Bisogna salvaguardare la salute, non solo dei giocatori ma di tutte le persone che lavorano nel mondo del calcio. Ci vuole qualcuno che prenda una decisione, manca proprio quello: dovrebbe essere il Governo, ma fino ad ora tutti se ne stanno lavando le mani. Prendersi questa responsabilità non è semplice. Corsa scudetto? La Lazio è la squadra più penalizzata, aveva più entusiasmo di tutti ed era la favorita. Inter e Juventus stavano andando avanti in maniera più altalenante, quest'interruzione è un punto di domanda. Bisognerà capire tante cose, il vantaggio di avere una rosa più lunga può fare la differenza".