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Zanetti a Vieri: "Lautaro è felice all'Inter, con Conte è cresciuto tanto"

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Il vicepresidente nerazzurro in diretta Instagram con l'ex compagno di squadra: "La priorità è che si risolva l'emergenza, parleremo con Lautaro ma qui lui è felice". Poi un tuffo insieme nel passato: "Che duri gli allenamenti di Cuper e con Taribo West quante risate..."

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Dagli allenamenti di Cuper alle cene di Taribo West, rimpianti e risate dell'avventura insieme in nerazzurro. Javier Zanetti e Christian Vieri di nuovo insieme, in diretta Instagram: a distanza di quasi vent'anni, il primo pensiero va proprio alla durissima preparazione atletica richiesta dall'allenatore argentino. "80 volte di corsa, avanti e indietro per il campo su un terreno pesante", ricorda l'ex capitano dell'Inter. "Poi ci sentivamo bene, ma i ritmi erano tostissimi. E infatti ogni tanto il Chino spariva...". I 123 gol in nerazzurro segnati da Vieri hanno portato in dote solo una Coppa Italia: "E nel giro di un anno, tra 2002 e 2003, ci sono stati quei due ko davvero pesanti". Il 5 maggio e la semifinale di Champions persa contro il Milan. "Grandi rimpianti, ci è mancato sempre quel pochino in più che meritavamo", concordano i due. "Dispiace perché c'erano tanti giocatori che meritavano di vincere, che lavoravano bene insieme per vincere. Avevamo tanta pressione addosso, tutti gli anni eravamo chiamati a vincere per forza. Ma tra di noi c'era comunque una bella atmosfera". Un feeling che Vieri oggi rivede nell'Inter di Conte: "Secondo me Lautaro e Lukaku formano la coppia più forte d'Europa". Zanetti spiega: "Frutto del grande lavoro di Conte, che li allena duramente tutte le settimane. L'idea è tornare ad essere protagonisti, ci sono tutti i presupposti per fare bene in questa Inter". Per Martinez, tante sirene di mercato: "Lui e tanti altri ragazzi stanno crescendo tantissimo", continua il vicepresidente nerazzurro. "Ma in questo momento sinceramente non ci siamo messi a pensare cosa farà. La priorità è che si risolva questa situazione. Ma io Lautaro all'Inter lo vedo molto contento".

"Quando Taribo West sparì per un mese"

Vieri lasciò l'Inter nel 2005, alla vigilia del nuovo ciclo di vittorie culminato nel triplete. "Anche grazie alle sconfitte precedenti", sottolinea Zanetti. "Quei risultati ci hanno fortificato per arrivare pronti più avanti, con Mancini e Mourinho". E poi, come per consolare Bobo: "Il calcio finisce per tutti, poi rimane questo: l'amicizia e i valori umani. Mi manca la settimana, gli allenamenti, il divertimento unico che c'è dietro più delle partite". Soprattutto se tra i compagni di squadra ci sono personaggi come Taribo West. "Ricordi quando era sparito? Lo cercavamo da un mese, appena tornò gli chiesi spiegazioni: 'Capitano, mi sono sposato, nel mio paese funziona così: un mese di vacanza'. Poi un'altra volta ci aveva invitato a casa per il suo compleanno". Una cena leggendaria: "Arriviamo alle 7, Taribo rimane a pregare 3 ore. Noi una fame che non vi dico: ma il compleanno era finito così, siamo andati via senza mangiare". E giù risate.



"Ritiro? Meglio chiudere al top"

Zanetti torna poi sul ritiro da giocatore: "Quando a 39 anni mi ruppi il tendine d'Achille la mia testa si era subito proiettata all'operazione e alla data del rientro. Non volevo smettere così. Volevo giocare almeno una partita in più a San Siro". Che arriverà, contro il Livorno, all'inizio della stagione successiva: "Ma lì ho pensato per la prima volta che quella sarebbe stata la mia ultima stagione. Meglio fermarsi un passo prima, quando stai ancora bene, anziché farlo quando lo impone il fisico". E per l'argentino, un nuovo inizio da vicepresidente dell'Inter: "Bisogna ripartire da zero. Mi sono iscritto alla Bocconi per studiare marketing e finanza, non volevo solo essere associato alla dimensione sportiva ma anche a quella manageriale. Non si può pretendere che per la nostra carriera tutto sia dovuto".