
Il Ministero dello Sport ha pubblicato le linee guida che regolano il ritorno agli allenamenti individuali degli atleti: si va dalle norme igieniche agli ingressi scaglionati nei luoghi in cui si svolge l'attività, con tutte le indicazioni medico-scientifiche da seguire per una ripresa sicura durante l'emergenza coronavirus

A seguito dell'ultimo Dpcm, tali allenamenti sono possibili nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali e di squadra, previo adeguamento alle presenti linee guida. Sarà poi cura degli Enti sportivi, riconosciuti dal CONI e/o dal CIP, emanare appositi Protocolli di dettaglio

I criteri da utilizzare ai fini della valutazione del rischio di trasmissione del contagio nell’ambiente sportivo sono determinati da:
- individuazione dei fattori di pericolo associati alla pericolosità del virus;
- individuazione dei meccanismi di trasmissione del virus (aerea e per contatto) tenendo a riferimento la letteratura scientifica

- individuazione delle fonti di possibile contagio all’interno dei siti sportivi tenendo a riferimento l’organizzazione dei luoghi delle attività lavorative, di pratica dell’attività sportiva nonché di assistenza ai fini della predetta attività da parte di accompagnatori;
- individuazione qualitativa della probabilità di trasmissione a seguito dei contatti tra gli operatori sportivi

Al fine di individuare le potenziali criticità si distinguerà una classificazione dei luoghi per transito, sosta breve, sosta prolungata (oltre 15 minuti) e potenziali assembramenti. Per ogni disciplina le azioni da attuare saranno classificate per tipologia: singoli all'aperto; singoli al chiuso; a turni di accesso alla sede sportiva, all’aperto; a turni di accesso alla sede sportiva, al chiuso

Numerose saranno le misure di prevenzione e protezione. A partire dalla REVISIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE/TURNI:
- Effettuare attività sportiva in modalità “remoto”
- Attuare la riduzione del numero delle persone in presenza
- Attuare diversa turnazione
- Formare nuclei ristretti di allenamento

DISTANZIAMENTO NEI SITI SPORTIVI:
- Garantire distanza di 1 m tra persone e tra postazioni in caso di attività metabolica a riposo, aumentare in caso di alta attività metabolica se consentito dal tipo di attività. Il distanziamento sarà proporzionato allo sforzo fisico dell'atleta
- Evitare raggruppamenti
- Ridurre contatti con terzi

ATTIVITÀ IN PRESENZA - ALLENAMENTO:
- Ridurre al minimo partecipanti
- Distribuire dispositivi protezione da usare in ogni momento sia possibile
- Usare locali sanificati e ventilati
- Formare nuclei ristretti di allenamento

GESTIONE DEI CASI SINTOMATICI:
- Realizzazione di un luogo dedicato dove ricoverare temporaneamente soggetti che manifestano sintomi
- Procedure di sanificazione e intervento sui contatti

BUONE PRATICHE DI IGIENE:
- Lavarsi spesso le mani con dispositivi e gel igienizzante
- Aereazione dei locali
- Vietare l'uso di dispositivi altrui, evitare di lasciare gli indumenti usati in luoghi condivisi e bere da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate
- Mettere a disposizione procedure informative
- Raccolta rifiuti e sanificazione

UTILIZZO DELLE MASCHERINE:
- Per assicurare prestazioni adeguate, le mascherine chirurgiche devono essere conformi alle norme EN 14683:2019
- Le mascherine chirurgiche espletano la propria funzione protettiva solo se correttamente indossate e cambiate frequentemente, tipicamente ogni 4 ore oppure sostituite quando vengono rimosse per mangiare o bere

UTILIZZO DI GUANTI:
- Possono essere indicati in quelle situazioni in cui il lavoratore non ha accesso in modo frequente ed agevole a gel igienizzanti o ad acqua e sapone per il lavaggio delle mani

PULIZIA LUOGHI E ATTREZZATURE. Il piano di pulizia deve includere almeno:
- ambienti dedicati alla pratica sportiva;
- aree comuni;
- aree ristoro;
- servizi igienici e spogliatoi;
- docce;
- attrezzi e macchinari sportivi;
- postazioni di lavoro e allenamento ad uso promiscuo;
- ascensori, distributori di bevande e snack;
- parti esposte dell’impianto di ventilazione

La periodicità della SANIFICAZIONE dovrà invece essere stabilita dal Datore di Lavoro/Gestore dell’impianto in relazione a caratteristiche e utilizzo dei locali, attrezzi, macchinari ed eventuali mezzi di trasporto, previa consultazione del Medico Competente, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del/i Rappresentante/i dei Lavoratori per la Sicurezza

INDICAZIONI ORGANIZZATIVE:
- Fornire adeguati strumenti di conoscenza per massimizzare l’efficacia delle misure di contenimento
- Responsabilizzare all’uso dei dispositivi

La Federazione Medico Sportiva Italiana ha ritenuto opportuno elaborare sia un protocollo di screening ad hoc, da effettuarsi prima della ripartenza in chiave di prevenzione, sia i test per il monitoraggio constante delle condizioni degli atleti, nonché indicazioni generali per la sicurezza degli ambienti sportivi

Tutti gli Atleti devono essere in possesso della certificazione di idoneità agonistica (DM 18/02/82) in corso di validità e ottemperati gli accertamenti di cui alla legge 23/03/81 n.91. Gli atleti vengono divisi in due gruppi:
1) Atleti COVID+ accertati e guariti e atleti che abbiano avuto sintomi come temperatura corporea > 37,5 °C, tosse, astenia, dispnea, mialgie, diarrea, anosmia, ageusia

Le organizzazioni sportive possono individuare all’interno della propria struttura organizzativa uno o più referenti sul tema di misure di prevenzione da contagio da Covid-19 nel sito sportivo, al quale gli operatori sportivi possano rivolgersi per qualsiasi bisogno (richiesta di informazioni o necessità di comunicazioni)