Inter-Juve, Rizzoli: "Audio dell'episodio di Pjanic non esiste, non era da Var"

arbitri
Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

A Casa Sky Sport il designatore degli arbitri italiani ha fatto chiarezza sull'episodio della mancata espulsione di Pjanic durante Inter-Juve del 2018, e sulla presunta sparizione dell'audio del Var denunciata dall'ex procuratore federale Pecoraro: "Quell'audio non è mai esistito - ha spiegato Rizzoli - semplicemente non era un episodio previsto dal protocollo Var".

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI

Qualche giorno fa l'ex procuratore federale Pecoraro in un'intervista era tornato sull'episodio della mancata espulsione di Pjanic in Inter-Juve del 2018. Raccontando che - dopo aver aperto l'inchiesta - non gli era pervenuto l'audio dei dialoghi tra arbitro e Var relativo a quell'episodio. Ospite a CasaSkySport il designatore Nicola Rizzoli ha chiarito la dinamica dell'episodio e perché non ci fosse nessuna registrazione 

 

Le situazioni da protocollo - ha spiegato Rizzoli - sono quelle che vengono registrate non dagli  arbitri ma da Hawk-Eye che è il provider della Lega, neanche dell'Aia, e le clip vengono messe poi a nostra disposizione in un server online così noi possiamo scaricarle per fare didattica. Le clip poi vengono inviate all'Ifab (l'International Board, che controlla a livello mondiale l'applicazione del protocollo Var) e sono in possesso dell'Ifab, non dell'Aia o di altri.

 

Pecoraro (che aveva aperto l'inchiesta conoscitiva sulla base di alcuni esposti) ha chiesto la registrazione audio dell'intera partita che però non esiste, non viene fatta e non è in possesso di nessuno - ha proseguito il capo degli arbitri di A. L'unica cosa erano le situazioni da rigore, rosso diretto eccetera, non le ammonizioni che come sapete tutti , anche se si tratta di secondo giallo, non rientrano nel protocollo e quindi non vengono archiviate. Nonostante questo è stato richiesto da parte nostra a Hawk Eye se quella registrazione era stata comunque mandata a Ifab, e la risposta è stata no, perché non è da protocollo, ma è normale.

 

Sull'ipotesi che il Var (Valeri) possa aver mandato una sorta di messaggio "in codice" ad Orsato dicendogli "non è rosso" per significare implicitamente che Pjanic avrebbe meritato invece l'ammonizione Rizzoli ha spiegato: "Nelle situazioni dubbie tra rosso o giallo il Var dice all'arbitro "fermo, non ricominciare". Nel momento in cui lo dice è chiaro che prima se aveva individuato un potenziale rosso evidentemente la decisione giusta sarebbe stata un giallo, ma quella di Milano è una situazione che non viene "checkata" come potenziale rosso. Non ci sono segreti - ha concluso Rizzoli - vedete che l'arbitro non dice "fermi, non ricominciarte", non sta attenendo il Var, lo leggete nel labiale, nella dimamica, in tutto. Poi le designazioni successive testimoniano che ovviamente in campo non era stata presa la decisione corretta".