Serie A, Tommasi sulla ripresa: "Se ci sono le condizioni, i calciatori vogliono giocare"

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Le parole del presidente dell'Assocalciatori a Sky Calcio Club: "Anche se ci sono criticità e vengono fatte notare, non significa che i giocatori non vedano l'ora di tornare a fare il loro lavoro". Poi sulla delibera della Figc: "Non ce l'aspettavamo, così si penalizzano in primis le squadre di Lega Pro"

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"Se ci sono le condizioni, i calciatori sono contenti di ripartire". Così il presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, intervistato a Sky Calcio Club. "Criticare, non significa essere contro la ripresa – ha proseguito l’ex calciatore della Nazionale -. Temperature, viaggi e non solo: le criticità ci sono e le evidenziamo, ma la volontà è comunque di giocare nel miglior modo possibile".

Sulla questione stipendi

Tommasi è tornato anche sulla delibera della Figc, che potrebbe consentire alle società professionistiche di iscriversi al prossimo campionato pagando una sola mensilità entro fine agosto in attesa che si pronunci il Giudice Sportivo. "Siamo preoccupati soprattutto per la Lega Pro - ha aggiunto il numero uno dell'Aic -. Nelle riunioni precedenti non era mai uscito questo provvedimento. I giocatori di Serie C potrebbero vedere la prossima mensilità solo ad agosto e questo non può farci piacere". 

Su prestiti e contratti

Tommasi ha parlato anche della scadenza del 30 giugno per i contratti e del possibile gentlemen's agreement che dovrebbe consentire di prorogare la naturale scadenza al nuovo termine del campionato. "Il gentlemen's agreement è una delle strade - ha ammesso l'ex Roma -.  Ma ce ne sono anche altre: ci sono club di Serie A che hanno giocatori in prestito in altri club e allungare i contratti diventa un problema, soprattutto se poi quelle squadre devono affrontarsi". Poi ancora. "Se i giocatori hanno già firmato con altre squadre, non so se e come correranno il rischio di scendere in campo con la possibilità di infortunarsi. La soluzione migliore è prorogare contratti in essere con le stesse condizioni", ha concluso Tommasi.