Blackout Tuesday, il calcio italiano protesta per la morte di George Floyd

Serie A

L'iniziativa è nata sui social con lo scopo di protestare in maniera silenziosa e per riflettere sul tema razzismo dopo il caso George Floyd. Una serie di schermi neri sta popolando Instagram e Twitter. In tantissimi ne hanno già preso parte. Anche i giocatori della Roma in ginocchio prima dell'allenamento

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#BlackOutTuesday. Niente colore, nessuna foto. Solo uno schermo nero. Una giornata per la riflessione sul tema del razzismo, a più di una settimana dalla morte di George Floyd. Tantissimi hanno preso parte alla protesta silenziosa rilanciando, oltre all'hashtag, il movimento Black Lives Matter (letteralmente "le vite nere contano"), nato nel 2013 in America e impegnato nella lotta contro la discriminazione razziale. Tra i tanti ad averne già preso parte (e tantissimi continuano ad aderirne) i vari campioni dello sport, da LeBron James a Usain Bolt, passando per motori e calcio. Straniero e non, anche nel mondo del pallone italiano in molti hanno infatti postato il proprio schermo nero, accompagnato dal #BlackOutTuesday. Dybala, Matuidi, Bonucci, Douglas Costa, Khedira, De Ligt, Pjanic e Bernardeschi, ma anche un ex bianconeri come Evra e Vidal. Mentre Chiellini aveva postato il suo pensiero già nella giornata di lunedì. Con loro Eriksen, Candreva, Asamoah, Vecino, De Vrij, Borja Valero, così come Ashley Young e Lukaku a sostegno del Black Lives Matter. E ancora: Kessié, Paquetá, Calabria, Musacchio e Leao, o l'ex Milan Kevin Prince Boateng - da sempre impegnato alla lotta contro il razzismo. Immobile, Koulibaly, Insigne, Mertens, Milik, Lucas Leiva, Luis Alberto, Rincon, Luca Pellegrini, Petagna, Ribery, Quagliarella, Juan Jesus e Florenzi sono solo alcuni degli altri calciatori che hanno aderito alla protesta. Anche la Roma ha partecipato alla protesta con una foto di gruppo nella quale si vedono i calciatori inginocchiati. Allo stesso modo per l'Inter, Steven Zhang ha postato sul proprio profilo Instagram un'immagine nera così come fatto da molti calciatori.

La protesta di Rüdiger e Jorginho

Tra loro anche molti ex giocatori, o ex legati al mondo del calcio italiano: da Materazzi a Luca Toni, passando per Maldini, Kakà, Shevchenko, Inzaghi, Vieri, Ancelotti o Beckham. Rüdiger e Jorginho si sono invece resi protagonisti della protesta silenziosa in casa Chelsea: a Cobham - nel centro sportivo del club - tutti i giocatori si sono inginocchiati formando una grande lettera "H", per "Humans", anche loro a supporto del movimento Black Lives Matter .